I fan di Electronic Arts sono imbestialiti: Battlefield 3 è un imbroglio bello e buono, a farcelo presente è il conosciutissimo Kotaku. Sul sito si legge, infatti, che EA, non pubbblicando anche Battlefield 1943 come previsto, è venuta meno alla parola data, e lo ha fatto senza avvisare in tempo i fan: la compagnia ha avvertito tutti soltanto dopo l’uscita del gioco nei negozi. In America la reazione è stata durissima, non potremmo scrivere diversamente: i gamer hanno unito le loro forze in una class action contro l’azienda, perché ha ingannato e tratto profitto – queste, le parole di Kotaku – da migliaia di clienti, facendo una promessa che non è stata poi mantenuta.
Può capitare che gli accordi inizialmente previsti non vengano portati avanti fino alla fine; succede abbastanza spesso nell’industria videoludica e quasi tutti i giocatori ne sono consapevoli. Difficilmente, però, una compagnia se ne infischia e lascia i fan in balia del mercato; annunci e comunicazioni, anche se dell’ultimo minuto, avvengono sempre prima rispetto al rilascio del titolo. I gamer, insomma, hanno ragione, e siamo convinti che Electronic Arts, in un modo o nell’altro, pagherà.
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