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Devil May Cry 5, il prossimo capitolo della fortunata (ma contestata) serie Devil May Cry, riserverà una grossa sorpresa ai fan europei. Capcom Unity, infatti, ha recentemente pubblicato un’immagine che mostra la Collector’s Edition prevista per i giocatori più affezionati: lo screenshot mette in evidenza che, in data 15 gennaio 2013, sarà venduta assieme alla copia standard del titolo anche una versione speciale, contenente non soltanto il disco di gioco, ma anche il pendente di Dante ricostruito in resina rossa e il DLC Samurai Pack, necessario per il potenziamento delle armi; l’edizione consente, tra l’altro, di entrare in possesso di un buon numero di skill point, utili – come i più appassionati sapranno senz’altro – per l’acquisto di combo e power up. La nuova versione rappresenta sicuramente una sorpresa per i fedeli, visto che le polemiche sul gioco non hanno fatto mai pensare a nulla di buono sul suo conto. Scopriamo assieme tutte le novità che Devil May Cry 5 ci riserverà.
Dante è cambiato ma piace
I Ninja Theory sono stati messi più volte in discussione per via dei cambiamenti troppo eccessivi apportati al personaggio di Dante e, in genere, al comparto grafico della serie. Le ultime dichiarazioni sul gioco vengono da VG247, che ha intervistato Alex Jones, il producer del titolo, mettendo in evidenza le polemiche che hanno coinvolto il titolo a causa di un Dante che a tratti sembra irriconoscibile; tali diatribe, secondo Jones, che al Gamescom di Colonia è parso piuttosto soddisfatto e sicuro del lavoro svolto dal team, si stanno placando:
‘C’erano sempre persone che vedevano il nuovo Dante e lo rifiutavano – ha così esordito ai microfoni di VG247 –, e ciò è del tutto normale. Comprendiamo perfettamente che la gente si appassioni a un personaggio, il che non è affatto una brutta cosa‘.
Jones ha voluto rischiare, e ora sembra piuttosto convinto che il suo lavoro sarà ricompensato (sarebbe stata impensabile, altrimenti, una versione speciale come quella dei primi di novembre):
‘L’abbiamo sempre detto – ha proseguito –: quando vedrete il gioco e lo proverete, vi renderete conto che stavamo facendo la cosa giusta. Ebbene, finalmente sta succedendo, il che da un certo punto di vista rappresenta per noi una rivalsa. Non il tipo di rivalsa in cui ti metti a ridere di fronte ai tuoi ex oppositori, sia chiaro, ma piuttosto la soddisfazione di aver potuto dimostrare che stavamo dicendo il vero‘.
Dante cambia aspetto ma non carattere
Sempre Jones si è soffermato anche sul nuovo stile di Devil May Cry 5, senza lesinare particolari sul carattere del protagonista dell’avventura:
‘Uno dei motivi per cui abbiamo deciso di affidare lo sviluppo a un team occidentale è che volevamo un’atmosfera meno caciarona, più tenebrosa. Ciò non significa che non ci sia senso dell’umorismo, solo che le cose sono state rese più aderenti al nuovo mondo in cui Dante si trova. Il personaggio, tuttavia, ha mantenuto la propria irriverenza: alla fine dei conti è sempre quello che prende a calci i mostri mentre pronuncia una battuta a effetto‘.
‘Se Dante non piace, lo cambieremo’
La fiducia nel progetto era già trasparsa diverso tempo fa, quando, parlando a Destructoid, Motohide Eshiro e HIdeaki Itsuno di Capcom si dissero assolutamente soddisfatti del lavoro del team. Entrambi, infatti, sottolinearono di essere molto interessati e propensi ai cambiamenti e, soprattutto, alle reazioni dei gamer, che, qualora avessero dimostrato di non apprezzare, avrebbero portato la compagnia a ritornare al passato:
‘Stiamo arrivando al momento in cui la gente inizia a essere in grado di provare il gioco – hanno spiegato –, ottenendo così più informazioni al riguardo. I giocatori iniziano ad apprezzare l’idea. Vogliamo sottolineare che siamo sostenitori della filosofia per cui se si apre una nuova porta non si chiude necessariamente quella precedente. Lasciamo tutte le opzioni sul tavolo. Siamo entusiasti della nuova direzione presa da DmC e ansiosi di metterci le mani sopra. Se la gente vorrà giocare di nuovo nel mondo originale di Devil May Cry, tuttavia, saremo contenti di tornare al passato‘.
Devil May Cry 5: sintesi tra Est e Ovest
Su Devil May Cry le informazioni sono moltissime. Nel corso di una vecchia intervista, per esempio, il direttore creativo Tameem Antoniades e Alex Jones di Capcom hanno cercato di spiegare che sia Dante sia le ambientazioni e la cultura in cui l’eroe sarà collocato rappresentano una nobile sintesi tra Occidente e Oriente:
‘Lo stile giapponese contribuisce a realizzare personaggi che risultino interessanti solamente per il gusto che lo siano, aggiungendo strani accessori, pettinature folli e tanto colore, stivali da cowboy e altre cose di questo tipo, solo perché si presentano bene. Per quanto riguarda l’Occidente, invece, tendiamo ad essere molto più pragmatici, aggiungendo elementi che abbiano un significato e siano in grado di offrire una spiegazione plausibile. Perché Dante ha i capelli grigi? Vorrei crearci una piccola storia attorno che lo spieghi. E così avviene per tutte le altre scelte di design‘.
‘Dante più vicino all’Occidente’
Gli stessi Ninja Theory hanno raccontato come sarà il nuovo eroe e, soprattutto, perché questi cambiamenti sono stati quasi obbligatori:
‘Gli schizzi del nuovo Dante sono stati rifatti diverse volte. Per CAPCOM è sempre stato un personaggio molto importante, quindi le prime volte pensammo di rimanere abbastanza fedeli alla figura originale. Ma la prima volta che presentammo il concept, […] ci venne espressamente detto che dovevamo spingerci oltre. C’è da dire però che stiamo rispettando la natura della serie. Devil May Cry sarà un gioco d’azione molto coinvolgente. Lo stiamo rendendo più vicino ai tempi moderni con uno stile più adatto ai gusti degli occidentali. Puntiamo a creare una narrazione convincente e forti rapporti tra i vari personaggi‘.
Capcom fiduciosa nei cambiamenti: nuovo gameplay
Nonostante queste rassicuranti dichiarazioni, sin dall’annuncio del nuovo capitolo per PlayStation 3 e Xbox 360 non pochi si son detti piuttosto insoddisfatti delle scelte della squadra: la mancanza del vecchio Dante, insomma, si sentiva tutta. Eppure, Capcom – come abbiamo già avuto modo di sottolineare all’inizio – si è detta fiduciosa sin da subito (come era ovvio che fosse):
‘Dal suo debutto su PlayStation 2 nel 2001, la serie Devil May Cry è stata sinonimo di azione con stile, combattimento con ricompense e dialoghi brillanti e insolenti del protagonista. Questo DNA rimane in Devil May Cry ma ora è influenzato da da un gameplay dark e brutale che si promette di ridefinire il marchio‘.
Capcom ha sottolineato che non solo i personaggi, ma anche le ambientazioni, saranno completamente rivisitate. Il trailer che vi mostriamo – e che risale a circa un anno fa – è incentrato essenzialmente sul gameplay; il filmato, però, mette non solo in evidenza che tutto il sistema è molto più fluido rispetto a quello che ha caratterizzato i titoli pubblicati sinora, ma anche che l’ambientazione è stata arricchita da elementi particolari e suggestivi.
Grande attenzione è stata riservata anche al gameplay: da un certo punto della trama in poi, Dante potrà alternare la forma umana a quella demoniaca, trasformandosi a seconda delle circostanze e in base alle necessità. Solo in questo modo – hanno sottolineato gli sviluppatori – sarà possibile garantire al gamer meccaniche di gioco fluide e strategiche al tempo stesso.
Cosa vi aspettate da Devil May Cry 5? Sarà vostro al day one?