Metro 2033 è uno sparatutto in prima persona realizzato da 4A Games. Ambientato in uno scenario post-apocalittico alla Ken Shiro, ci permetterà di esplorare i meandri della metropolitana di Mosca, dove i sopravvissuti si sono rifugiati in seguito alla catastrofe planetaria che ha decimato l’umanità. Dall’evento sono trascorsi vent’anni e i superstiti, adeguatisi alla vita sotterranea sono ripiombati in un nuovo medio evo. Il pericolo maggiore per chi si aggira in queste lande desolate non deriva tanto dai propri simili, imbarbariti dalle condizioni di vita proibitive, o dai gas velenosi che infestano l’aria, quanto dagli abomini mutanti che si aggirano dovunque, impedendo agli esseri umani di avventurarsi in superficie per tornare in possesso del mondo che un tempo avevano governato. Nel 2013, anno della catastrofe, nacque il nostro Alter-Ego, Artiom, che pur non avendo mai abbandonato i confini di Metro Station-City, uno dei pochi presidi civilizzati rimasti nel sottosuolo, a causa di una serie di eventi imprevisti si vedrà scaraventato verso le viscere della terra, a percorrere tetre catacombe e affrontare orribili mutanti per salvare l’umanità minacciata da un pericolo imminente. L’idea di un fps horror non è di certo inedita, e nemmeno la trama appare particolarmente originale (come? Qualcuno ha nominato Fallout?). L’ambientazione sotterranea, seppur piuttosto inflazionata potrebbe comunque offrire qualche spunto interessante, se non altro perché non è consueta la collocazione moscovita. Inoltre, malgrado ci si trovi ad aver a che fare con un fps il giocatore sarà incoraggiato ad adottare tattiche stealt, per risparmiare proiettili e riuscire a sopraffare avversari altrimenti troppo forti, il che al mio avviso è un’ottima notizia. L’uscita è prevista il 19 marzo.
