Sony ha deciso di risparmiare GeoHot: la compagnia non porterà in tribunale il conosciutissimo hacker, a patto che lui decida di non continuare per la strada dell’hacking. Meglio così! In questo modo, la compagnia non sarà più tenuta a rispondere alle critiche degli utenti e di altri gruppi hacker in merito al comportamento esagerato nei riguardi del ragazzo. Chissà cosa faranno adesso quelli di Anonymous? La loro azione, infatti, è nata soprattutto per vendetta. Ora che il comportamento del noto colosso aziendale è cambiato, cosa faranno? Secondo noi, continueranno a darci fastidio…
Non è facile stabilire chi abbia vinto realmente questa guerra: in fin dei conti, George Hotz, pur avendo causato la perdita di fior fior di quattrini a Sony, non dovrà rispondere di nulla. Da parte sua, Sony è riuscita a porre fine a tutto, a tutelare – anche se in ritardo – i suoi interessi. Forse per le stesse ragioni, ha deciso di rendere segreti tutti gli accordi con l’hacker.
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