Se un giorno si scoprisse che PlayStation Network è stato davvero devastato dagli hacker, saremmo proprio curiosi di sapere chi avrebbe ancora il coraggio di difenderli e elogiare la loro opera distruttiva. Chiamiamoli cracker, che è meglio! Perché tanto astio? Beh, se considerate che Sony ha confermato che l’intento dei nemici era quello di attaccare gli account degli utenti, avrete la risposta. Se in Italia, il Garante della Privacy si sta muovendo in silenzio – o, almeno, dovrebbe – nel Regno Unito, no. L’Information Commissioner Office (ICO) ha dichiarato che Sony dovrà rispondere di una tale mancanza e, qualora le risposte non fossero soddisfacenti, pagherà a caro prezzo.
Come dire, oltre al danno anche la beffa! Per fortuna, una volta pagato quanto dovuto, potrà rivalersi sugli autori del fattaccio (non è detto che siano gli hacker, date le dichiarazioni di un ex membro di PSX-Scene) nel migliore dei modi – si spera. Attendendo una risposta della compagnia, vi proponiamo le dichiarazioni del portavoce ICO a Eurogamer:
L’Information Commissioner Office ha preso la violazione della protezione sui dati PSN molto seriamente. Qualsiasi azienda o organizzazione che tratta delle informazioni personali nel Regno Unito deve assicurarsi di rispettare la legge, compresa la necessità di realizzare un sistema che mantenga i dati dei clienti protetti. Siamo stati recentemente informati di un incidente che sembra coinvolgere Sony. Abbiamo contattato la compagnia, che ci fornirà ulteriori dettagli per stabilire l’esatta natura dell’incidente, prima di decidere quale azione ICO intraprenderà nei suoi confronti
E adesso iniziano i veri guai! Vi terremo aggiornati anche attraverso Facebook. Alla prossima!
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