Come risultato di una causa persa da parte di Nintendo contro una compagnia chiamata Anascape, producer di hardware del Texas, il giudice gerente, Ron Clark, ha deciso che tutte le vendite dei Classic Controller per la Wii e dei Controller del GameCube siano sospese fino a quando i fondi necessari per rifondere la società, 21 milioni di dollari, saranno posti in un conto presso terzi.
Quale sarà l’impatto sui consumatori? Dal 23 luglio, tutte le vendite di questi controller e dei sistemi GameCube verrà messa in attesa, il che significa che per trovare uno di questi dispositivi, la ricerca sarà abbastanza spasmodica.
“Nintendo ha già pronto un appello alla Corte Federale“, questo ha dichiarato Charlie Scibetta, portavoce di Nintendo; se qualcuno si sta chiedendo come sia potuto avvenire tutto ciò, è chiaro che la mossa di Anascape sia più volta ad ottenere una fetta di mercato per ciò che riguarda i controller, che ad ottenere il risarcimento.
In ogni caso, la peculiarità della causa fa si che il divieto di vendita non sia imposto anche sui Nunchuk, in quanto non rientrano nel brevetto che, stando alle dichiarazioni di Anascape, Nintendo avrebbe violato; riguardo all’appendice del WiiMote Nintendo aveva già avuto diversi problemi con Nyko, stavolta però a ruoli invertiti: il controller wireless di Nyko violava infatti i brevetti sul Nunchuk, per quanto fosse (e sia, per chi, come me, ne ha acquistato uno) estremamente più comodo e più reattivo dell’originale wired.
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