Wii Music non sembra oggettivamente avere le capacità e l’appeal sul pubblico di Wii Sports e Wii Fit, almeno per ciò che riguarda l’andamento delle vendite negli Stati Uniti.
Stando alle statistiche fornite da NPD Group, nelle prime due settimane di commercializzazione nel Nord America sono state vendute circa 65 mila copie di Wii Music, mentre le copie vendute nel Nord America di Wii Fit nel primo mese erano dieci volte tanto, 687 mila.
“Riteniamo comunque che possa essere un titolo di successo nel lungo periodo”, sostiene Cammie Dunaway, vice presidente della divisione sales and marketing di Nintendo of America, in un’intervista a MTV. “Quello che accade a Wii Music successe anche nel caso di Brian Age: l’avvio fu molto stentato ma poi ha venduto oltre 2,5 milioni di copie. Wii Fit è andato sicuramente meglio al lancio, ma penso che molta gente al momento sottovaluti Wii Music”.
D’altronde Wii Music non è stato accolto favorevolmente neanche dalla critica, che lo ha giudicato poco divertente, scarsamente rifinito in alcune componenti fondamentali come quella audio,che, come abbiamo visto il mese scorso, presentava titoli piuttosto datati o praticamente sconosciuti ai più. Wii Music rimane, comunque, uno degli assi nella manica di Nintendo per la prossima stagione natalizia.
Quello che probabilmente fino ad ora ha lasciato perplessi i vari giocatori “musicali”, già in possesso di Guitar Hero o Rock Band, è che in Wii Music non è necessaria alcuna conoscenza del ritmo musicale o alcuna abilità legata alle tempistiche, occorre semplicemente utilizzare il Wii remote e l’unità Nunchuck come se fossero uno strumento musicale.
Il dimenarsi quindi liberamente, senza alcun particolare scopo, con in mano il WiiMote ed il Nunchuk ha probabilmente frenato anche i più fedeli player della console bianca, che ormai abituati ad un utilizzo proficuo dei loro dispositivi di controllo (vedi Wii Fit), evidentemente non ritengono particolarmente interessante il gioco.