I possessori di Xbox 360 sono spesso costretti a “buttare un occhio” con terrore al led della console, nella speranza, troppo spesso vana, che presto o tardi non si colori di rosso.
Il Red Ring of Death, attestazione di dipartita della console, non è un problema da poco, specie vista l’elevata incidenza percentuale, del tutto inaccettabile per una console che ha ormai tre anni di vita. D’altra parte, la mancata risoluzione del problema testimonia come l’occorrenza frequente di errori legati al funzionamento del chip grafico sia legata a problemi strutturali nei processi produttivi e di montaggio, e non a malfunzionamenti temporanei neigli stessi. Il processo produttivo attuale, denominato Falcon, è a 65 nM per la CPU e 90 nM per la GPU; molti imputano all’eccessiva dimensione di quest’ultima il troppo frequente surriscaldamento dell’jardware.
Ecco quindi che Microsoft ha implementato già da maggio un nuovo processo a 65 nM sia per la CPU che per la GPU, noto col nome Jasper e affidato alla società taiwanese TSMC; il nuovo chip grafico sarà di dimensione molto contenute rispetto al precedente e più facile da raffreddare; ormai le scorte di motherboard Falcon dovrebbero essere praticamente esaurite, quindi l’introduzione di Jasper sul mercato è ormai prossima; nel giro di un anno dovrebbe poi essere finalmente implementato un processo produttivo all-in-one con CPU e GPU integrate in un unico modulo; tale progetto è noto col nome Valhalla e dovrebbe portare ad una consistente riduzione dei costi di produzione, laddove i problemi si spera vengano risolti già da Jasper.
In conclusione, ci auguriamo proprio che Microsoft abbia la dignità di ritirare i modelli basati su motherboard Falcon e non ancora venduti, onde evitare l’odioso rischio di incappare in console basate sulla vecchia Falcon, rifilate dai rivenditori desiderosi di disfarsi di prodotti potenzialmente difettosi prima di iniziare la distribuzione del nuovo modello.
