Starfield, ultima ip di Bethesda, non ha convinto tutti e ci sono persino fan storici dello sviluppatore che sono rimasti delusi dal gioco.
Era il 2011 quando Bethesda sublimava la propria formula di gioco con il quinto capitolo di The Elder Scrolls, creando il primo gioco di ruolo in cui era realmente possibile diventare chiunque volessi diventare e affrontare la quest principale e le missioni secondarie nell’ordine che preferivi.
Un simile grado di libertà nella strutturazione del personaggio, nella sua evoluzione e nel vivere il mondo di gioco non si era mai vista, così presto Skyrim è diventato un cult, il gioco d’elezione per gli amanti dei gdr nonché il metro paragone per chi da quel momento in avanti avesse voluto creare un gioco di quel genere.
Oggi, dodici anni dopo l’uscita di The Elder Scrolls V: Skyrim, non esiste ancora un gdr che consente di avere lo stesso grado di libertà. Per tale motivo Starfield, nuova ip di Bethesda, era atteso come una rivoluzione sia dai fan della saga fantasy sia da tutti gli appassionati di fantascienza. La speranza, infatti, era quella di poter avere uno Skyrim ambientato nello spazio, un’epopea fantascientifica in grado di imporre nuovi standard nel genere.
L’impresa è riuscita a Bethesda solo a metà. Starfield in effetti permette lo stesso grado di libertà che consente Skyrim, tuttavia questo senso di libertà è in parte rovinato dai numerosi caricamenti necessari per spostarsi da un pianeta all’altro in parte da mappe vuote e prive di elementi d’interesse.
Il gioco ha deluso anche parecchi appassionati di Fallout, altra ip Bethesda molto amata, per via di un mondo di gioco che è sembrato rispetto all’altro gioco eccessivamente finto. Un utente Reddit si lamenta proprio di questo, spiegando per quale motivo Starfield gli appare un mondo troppo finto per permettergli di immedesimarsi e immergersi totalmente nell’avventura. Tantissimi sotto hanno commentato aggiungendo i difetti che loro hanno riscontrato.
In primo luogo il fan sottolinea come tutti gli npc siano uguali, sia come volti che come stile di vestiario. Una piattezza nella caratterizzazione degli abitanti che non permette di percepire una cultura o una sottocultura nelle varie città visitabili. A suo modo di vedere la stessa poca cura è stata riservata alla modellazione dei corpi, talmente piatta da non permettere di capire chi sia uomo o donna.
Ciò che rende ancora più irreale l’ultima produzione Bethesda, soprattutto se messa a confronto con Fallout, è l’assenza di problematiche sociali e criminalità nelle varie quest secondarie e nel mondo di gioco, l’utente sottolinea come manchi la prostituzione, schiavitù e persino smercio di droga e si chiede come sia possibile in un sistema intergalattico come quello presentato in Starfield.
L’utente fa notare inoltre come durante la storia non venga fatto percepire all’interno delle città l’impatto che la guerra sta avendo sulla popolazione e sulla loro vita, non c’è alcun segno di dolore, sofferenza e violenza, non c’è pathos, tutto sembra cristallizzato in una specie di sfera di cristallo che si distacca da ciò che viene narrato.
Ultima critica, ma non per importanza, la scarsa profondità delle linee di dialogo con gli npc (soprattutto se messe a confronto con quelle di Baldur’s Gate 3) che non permettono la giocatore di esprimere realmente cosa pensano e nemmeno ciò che vorrebbero rispondere.
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