La violenza all’interno dei videogames è uno dei punti da sempre più controversi, perché è sempre stato considerato un elemento che dovrebbe essere al di fuori di prodotti che possono essere utilizzati anche da minorenni e che sono amati dai giovanissimi. Allo stesso tempo però si tratta di qualcosa che attira un numero molto elevato di giocatori, causando così le scelte dei sistemi di classificazione nazionali o internazionali per la classificazione dei giochi che diventano sempre più dure e che a volte finiscono per penalizzare dei prodotti confinandoli a delle fasce di età ristrette.
Aliens Vs. Predator è un gioco che avrà al suo interno qualche scena violenta, soprattutto in occasione di combattimenti tra i personaggi appartenenti alle varie “fazioni” presenti nel videogame che incontreremo durante la storia principale che sta alla base del gioco. Per motivi facilmente comprensibili le azioni di questo genere sono maggiormente acuite all’interno della modalità di gioco in single player, che è una parte del gioco che si presta molto alla presenza di questo tipo di azioni.
Per questo motivo la casa di produzione del videogioco ha espresso delle considerazioni interessanti su questo argomento, affermando che queste azioni molto dense di azione sono praticamente necessarie per creare una trama di gioco intensa e coinvolgente.
Il team di Rebellion ha specificato che non ha avuto mai in mente l’idea di lavorare diversamente per rimuovere queste scene, nonostante siano violente e nonostante possano essere d’intralcio nel momento in cui il gioco viene valutato per essere classificato ad un tipo particolare di utenza. Proprio perché le azioni sono necessarie per il gioco, il team dichiara di essere pienamente orgoglioso del lavoro effettuato.