Avevano scatenato parecchie polemiche le affermazioni che circolavano in rete qualche giorno fa sul fatto che l’imminente edizione di Assassin’s Creed 2 nella versione destinata alla piattaforma computer con sistemi Windows potesse contenere degli strumenti capaci di tenere sotto controllo l’originalità del videogame. Per controllare che il gioco sia stato regolarmente acquistato e non venga quindi sottoposto ad azioni di pirateria e di copia illegali l’azienda di produzione Ubisoft ha deciso di fare in modo che il gioco, per essere utilizzato, debba essere collegato costantemente alla rete.
Questa procedura si è resa necessaria proprio per fare in modo che il componente che controlla la protezione sia costantemente attivo sul gioco. Una connessione alla rete costante è quindi un requisito fondamentale per giocare, ma è anche purtroppo qualcosa che non sempre è a disposizione dei giocatori.
Queste affermazioni, che hanno fatto sorgere tantissime polemiche, sono state comunque confermate dalla casa di produzione Ubisoft, che ha spiegato durante un’intervista che le novità che riguardano questo argomento non saranno un’esclusiva di Assassin’s Creed 2.
Anzi, saranno tutti i prossimi titoli di Ubisoft a richiedere questo strumento per funzionare. Evidentemente la lotta contro la pirateria è uno degli obiettivi fondamentali di Ubisoft, che ha deciso di contrattaccare in questo modo che molti ritengono drastico.
Non sarà quindi solo questo imminente gioco a richiedere internet per funzionare, ma nella lista troviamo anche videogiochi come Prince of Persia: Le Sabbie Dimenticate, Tom Clancy’s Splinter Cell: Conviction, Tom Clancy’s Ghost Recon: Future Soldier e Silent Hunter 5.