Un tempo la Square Enix, ma sarebbe meglio dire la Squaresoft e la Enix, non sbagliava un colpo e le sue produzioni, attese in modo spasmodico dai fan, si rivelavano sempre dei blockbuster, premiati dalle vendite e dalle critiche. Gli anni passano, il mercato ed i videogiocatori cambiano ed ecco che alcune software house, come la Square Enix, non riescono a tenere il passo e perdono colpi. Basta valutare quante polemiche hanno seguito l’ìuscita di Final Fantasy XIII, serie fino a qualche tempo fa intoccabile. Ora la storia si ripete con un titolo collaterale alla popolare saga di JRPG.
Si tratta di Blood of Bahamut, di cui è stata cancellata l’uscita su suolo americano. Il gioco di ruolo targato Square Enix era già uscito in Giappone, ma a differenza di tanti altri titoli del publisher non aveva riscosso grande successo.
Probabilmente è stata propria la tiepida accoglienza in patria a decretare l’eliminazione di ogni forma di esportazione all’estero di Blood of Bahamut. La cancellazione della localizzazione in inglese del gioco di ruolo, comporterà, a meno di incredibili cambiamenti, il medesimo destino anche nel Vecchio Conitente che rimarrà parimenti orfano del drago Bahamut e di tutte le immense creature presenti nella produzione Square.
Eppure Blood of Bahamut non era affatto un titolo spregevole, ma pagava una concorrenza interna con un altro titolo in uscita nello stesso periodo e pubblicato semrpe dalla Square Enix, quel Dragon Quest IX che ha riscosso un enorme successo.
L’insuccesso di Blood of Bahamut conferma anche un periodo di stanca per l’intero genere che sopravvive proprio grazie ai brand più blasonati, come il citato Dragon Quest, ed avrebbe bisogno di una revisione delle dinamiche e delle meccaniche di gioco.