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Bravely Default Flying Fairy è un successone: ecco come festeggia Square [VIDEO]

Bravely Default, gioco di ruolo sviluppato per Nintendo 3DS da Square Enix, ci convinse nel 2011 con il primo trailer e ci convince ancor oggi con video e dettagli da urlo. E non siamo gli unici a pensarla in questo modo: non ancora rilasciato in Italia, il gioco è riuscito a vender 141.529 copie nella prima settimana, sorprendendo le aspettative di Square a tal punto da spingerla a intrecciarne i contenuti con quelli di Fantasy Earth Zero, MMORPG di buona fattura conosciuto anche con il nome di Fantasy Earth: The Ring of Dominion. Mamma RPG ha pensato bene, infatti, di far vestire ai personaggi del gioco di ruolo online i panni dei protagonisti di Bravely Default, in cambio di una moneta d’oro e di una partita alla roulette; solo così i possessori di Fantasy Earth Zero potranno vincere i vestiti e le armi (l’Artemis Bow, lo spirito di Airy e l’Ominous Rod, per esempio) dei personaggi dell’altra avventura. Un bel modo, insomma, per festeggiare (e lucrare a più non posso).

Limited Edition imperdibile

Presentato al Tokyo Game Show 2011, il titolo si è rivelato una grossa sorpresa per i più appassionati di GDR (soprattutto a fronte degli ultimi giochi rilasciati da Square). La software house ha anche pensato a una Limited Edition per il Sol Levante, aggiungendo che quest’ultima conterrà non solo una copia del gioco, ma anche la colonna sonora, un artbook, un case protettivo per la console, un diorama e un poster a realtà aumentata, per un prezzo complessivo pari ai 12.800 yen (circa 130 euro): una grandissima occasione per tutti coloro che vogliono entrare in possesso del titolo, la cui release nipponica è avvenuta in data 11 ottobre.

Un sistema di classi e tanta personalizzazione

Il gioco è stato protagonista di uno speciale pubblicato su Dengeki Online, che si è soffermato in particolar modo sul battle system: Bravely Default è basato su un sistema di classi incentrato sui lavori, struttura molto simile a quella di Final Fantasy III e Final Fantasy V, all’interno dei quali era possibile scegliere, per esempio, tra una serie pressoché infinita di mestieri (dal tuttofare al mimo, passando per il mago bianco, nero e blu e così via); la differenza rispetto a questi due capitoli sta in un elemento – il ‘costo’ – che consentirà ai giocatori di personalizzare nel modo migliore possibile i nostri personaggi. Le singole classi, per di più, non saranno disponibili sin da subito, in quanto bisognerò sbloccarle collezionando cristalli magici: il cristallo dell’impero di Eltania, per esempio, consentirà di entrare in possesso dei ruoli di monaco, mago nero e mago bianco. Cambiando classe, cambierà il look del personaggio, ovviamente: sullo schermo appariranno character abbigliati in modo diverso, a seconda del ruolo scelto (sarà dato pochissimo spazio, graficamente parlando, agli accessori, all’equipaggiamento principale e così via).

Battaglie dinamiche e abilità particolari

Nel corso delle battaglie – sia in quelle casuali sia negli scontri con i boss – sarà possibile utilizzare due tipi di abilità, i Job Command e le Support Abilities: se i primi dipendono esclusivamente dal ruolo scelto e potenziato nel corso dell’avventura – quindi, abilità, tecniche e magie che dipendono solo e soltanto dal mestiere -, le seconde sono rappresentati da degli effetti passivi che potrete attivare o attraverso particolari armi oppure in determinati modi: pensate, per esempio, alla possibillità di avere un buon 10% in più di punti salute, indossando un’armatura specifica, ma non solo.

Classi che non sono dotate di particolari abilità, inoltre, potranno impararle in circostanze che non sono state ancora chiarite: un cavaliere bianco, insomma, potrà apprendere la magia, anche se questa non rientra tra le abilità tipiche del mestiere. Sempre a proposito dell’apprendimento delle tecniche, queste potranno essere acquisite in modo tale da poter essere utilizzate sempre, anche quando cambieremo classe: potremo, per esempio, far apprendere la magia bianca a un personaggio che poi, diventando mago nero, piuttosto che perderla, continuerà a utilizzarla, perché potenziata al massimo; lo stesso vale per le abilità di supporto. Tutto, ovviamente, avrà un costo e, solo rispettando il tetto massimo, si potrà proseguire con la personalizzazione del proprio character.

Sistema di crescita entusiasmante

Il sistema di crescita dei personaggi è basato sul conosciuto level up e sull’ottenimento di punti esperienza; gli scontri consentiranno di acquisire job points, che permetteranno, a loro volta, di aumentare il livello di ogni singola categoria fino al decimo, di potenziare la classe e sbloccare nuove abilità. Inutile dirvi che, una volta portato al massimo un determinato mestiere, scegliendo di sostituirlo con un altro, non partirete dal livello raggiunto in precedenza, visto che ogni classe dovrà essere potenziata singolarmente (non c’è un livello generico di classe, insomma).

Evocazioni mai viste prima

Molto interessante, anche se piuttosto diverso dal normale, risulta essere il sistema delle evocazioni, definito Friend Summon; non dovrebbe essere l’unico modo che ci consentirà di invocare creature bestiali, visto che questo rappresenta più che altro una novità: il personaggio che intende evocare mostri dovrà selezionare la creatura e inviarla contro il nemico; c’è un però: queste Friend Summon sono attivabili soltanto con l’intervento degli amici, vale a dire in ben due modi: potrete o trasferire informazioni tramite il gioco wireless con degli amici oppure con degli sconosciuti attraverso la connessione StreetPass.

Questo significa che chiunque potrà inviare le proprie creature agli altri giocatori – tramite l’apposito comando ‘invia’, presente nel sotto-menu delle Friend Summon -, scegliendo non soltanto a quale gamer inviarlo, ma anche la mossa che la summon dovrà eseguire in battaglia. Dopo l’intervento dell’essere evocato, ovviamente, questo non svanirà; anzi, la sua immagine potrà essere visualizzata in un menu apposito, in cui saranno registrati tutti i progressi: la creatura ricevuta potrà crescere, potenziarsi e affezionarsi; quello dell’affetto non è un parametro da non prendere in considerazione, visto che, riecheggiando il sistema di affinità presente in Final Fantasy VIII, migliore sarà il rapporto maggiore sarà la potenza.

Se i fatti stanno così, state pur certi che ognuno di noi avrà una sua creatura da evocare durante il gioco, visto che, qualora non dovesse esserci, non si potrebbe inviare nulla agli altri gamer. Le bestie da evocare dovrebbero rappresentare, pur non essendoci ancora conferme in questo senso, elementi diversi, fino al non-elemento, la cui caratteristica – come i più appassionati sapranno senz’altro – è quella di non appartenere alle quattro essenze magiche principali (acqua, fuoco, terra e aria).

Party Chat per esplorazione e missioni secondarie

Tipiche del gioco per Nintendo 3DS saranno anche le Party Chat, che finora hanno caratterizzato gran parte delle serie Tales of: tramite queste conversazioni, sarà possibile vedere i personaggi dialogare tra loro su ciò che è accaduto o potrebbe accadere; su eventi che non hanno nulla a che vedere con la trama principale e, soprattutto, su alcune strategie da adottare. Quando sarà disponibile una nuova scena – alcune saranno davvero rare da sbloccare -, apparirà il comando ‘party chat‘ nella parte inferiore sinistra dello schermo e, solo premendo Y, sarà possibile visualizzare il tutto, per una esperienza di gioco davvero longeva (Square ha sottolineato che sarà possibile completare il titolo solo dopo sessanta, settanta ore, senza includere il completamento di tutti gli obiettivi, per il quale il tempo richiesto, invece, sembra davvero elevato).

Il gioco promette davvero bene: gli sviluppatori hanno assicurato che la trama sarà ben strutturata – anche se finora sono emersi pochi dettagli sul suo conto – e che il gameplay è un vero e proprio punto di forza di tutta l’avventura: avete avuto modo di notare anche voi, infatti, che unisce elementi nuovi a caratteri tipici di un gioco di ruolo a turni.

Arriverà anche in Italia?

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