La scorsa generazione di console ha visto la nascita di diversi franchise interessanti nel campo degli RPG, caratterizzati da un’elevata componente action gestita dalla maggior potenza rispetto alle console a 32-Bit.
Eppure, su PS2 si sono riconfermate anche diverse serie pù tradizionaliste, che hanno vissuto il loro massimo splendore nell’era a 32-Bit ma che comunque hanno saputo regalare notevoli emozioni anche con gli episodi più recenti: Star Ocean, Final Fantasy, Valkyrie Profile, Suikoden, Wild Arms sono nomi famosi tra i giocatori di vecchia data ma hanno tutti beneficiato di capitoli a 128-Bit, così come Breath of Fire, storico gioco di ruolo di casa Capcom che, dopo quattro intensissimi capitoli, due su SNES e due su PS1, è approdato su PS2 con Breath of Fire: Dragon Quarter.
Il titolo è stato giustamente valorizzato dalla critica in virtù di diverse trovate originali e di un approccio fortemente tattico agli scontri, ma purtroppo non è stato adeguatamente considerato dal pubblico, soprattutto nella patria degli RPG, vale a dire il Giappone. Keiji Inafune, capo della divisione R&D di Capcom, ha infatti dichiarato, proprio in questi giorni, che la software house non ha intenzione di produrre il sesto capitolo della serie, complice anche la difficile situazione economica attuale che di sicuro scoraggia dall’intraprendere progetti il cui riscontro positivo si presenta quantomeno incerto.