Diverse e per certi versi contrastanti sono le opinioni degli esperti che sono emerse nel corso del CES di Las Vegas in merito alle tecnologie 3D. Elementi che da un lato sarebbero ritenuti altamente rivoluzionari, mentre dall’altro non tutti si dimostrano particolarmente ottimisti riguardo ad un futuro che è visto come un lontano realizzarsi di un percorso complesso. Eppure l’impiego della tecnologia 3D dovrebbe potersi considerare in maniera unanime un elemento importante, frutto di un lavoro specifico che dovrebbe essere particolarmente apprezzato anche dagli utenti dei prodotti videoludici.
Su questa scia di pensiero sembra collocarsi Sony, che ormai da tempo si sta occupando di unire il 3D con i videogiochi con risultati a quanto pare ammirevoli e che non esita a definire fantastici.
La tecnologia 3D secondo Sony è infatti una straordinaria opportunità per i giocatori, i quali hanno la possibilità di immedesimarsi totalmente con la realtà virtuale del gioco.
Un modo per immergersi completamente in essa e di viverla a 360 gradi. A breve tra l’altro dovrebbe arrivare l’integrazione con PlayStation 3. Ma James McQuivey, in qualità di vice presidente della Forrester Research non è affatto d’accordo con Sony, ritenendo che intorno al 3D si è costruita tutta una montatura.
Quest’ultima non tiene conto soprattutto delle difficoltà legate al problema delle infrastrutture che servono per la realizzazione dei contenuti tridimensionali. Problematiche rese ancora più complicate dal periodo di recessione economica che stiamo vivendo.
Anche se per i videogiochi lo stesso McQuivey è più ottimista, considerandoli dei prodotti più adeguati a favorire l’affermarsi del 3D.
