Quando si pensa ai videogiochi ispirati ai personaggi DC Comics il primo che viene in mente è Batman ed è per questo che tanti aspettavano di vedere finalmente il videogioco con al centro l’amazzone Wonder Woman.
Ma per quelli che incrociavano le dita sperando di avere una Wonder Woman simile magari al Cavaliere Oscuro della molto amata trilogia di Arkham c’è stata la proverbiale doccia gelata.
Perché a giudicare da quello che serve all’interno del team di sviluppo che se ne sta occupando, e soprattutto andando a leggere le dichiarazioni neanche troppo sibilline degli alti papaveri di Warner Bros Discovery, c’è un genere che va spinto e sfruttato fino in fondo.
“Con lo scopo di avere più giocatori che passano più tempo su più piattaforme“. Che cosa significa più tempo? E che cosa significa più piattaforme? Purtroppo la risposta è esattamente quello che sembra.
Wonder Woman e la maledizione di Suicide Squad
Il videogioco dedicato alla Suicide Squad, Kill The Justice League, uscirà il prossimo mese di febbraio 2024. L’annuncio del ritardo è arrivato ad aprile scorso ma tanti avevano interpretato questo ritardo e l’uscita spostata in avanti come un modo per riassestare il tiro e trasformare un gioco smaccatamente live service e spremi portafoglio in un videogioco degno di questo nome. A quanto pare però il ritardo servirà ad altro.
Perché le dichiarazioni di David Zaslav, CEO proprio di Warner Bros Discovery, non lasciano spazio ad alta interpretazione: la società vuole creare il proprio universo e vuole crearlo con i GaaS e con tutto ciò che insieme ai GaaS si può fare. Abbiamo le IP, abbiamo gli studi di sviluppo e quindi possiamo guadagnare: questo riassumendo il pensiero di Zaslav.
Eppure intorno a Warner Bros Discovery sembra che tutti gli altri grandi player dell’Industria si stiano spostando fuori dai live service. Sony sta facendo rapidamente dietrofront, Epic ha dichiarato a denti stretti che nonostante i milioni che macina è sempre in perdita e buona parte dei progetti che avrebbero dovuto fare magicamente cassa stanno andando incontro a una fine piuttosto prematura e accidentata.
Ma Warner Bros ha deciso di andare a quanto pare in contro tempo e la posizione aperta all’interno dello studio di sviluppo che si occupa di Wonder Woman come Lead software engineer per il gameplay inserisce tra i nice to have “esperienza nell’aiutare a gestire un prodotto software o un gioco live“.
Sempre leggendo le dichiarazioni di Zaslav la società al momento sta lavorando al di sotto delle proprie capacità e ci sono “opportunità significative di generare guadagni maggiori post acquisto“. Quindi, mentre tanti publisher e tanti teami di sviluppo cercano di allontanarsi il più rapidamente possibile dalla bolla dei GaaS, Warner Bros ci si lancia di testa: di certo sarebbe il plot ideale per la prossima avventura della Suicide Squad.