Ci sono storie che difficilmente riescono in qualche modo a essere accostate alla realtà. In molti casi pensare al vero appare difficile.
Esistono esperienze che si trasformano in racconti, in qualcosa da tramandare per forza di cose, talmente forte è il quantitativo di magia di cui si dispone all’interno della stessa trama. Storie quasi impossibili da considerare vere, situazioni in cui l’immaginazione supera di gran lunga la realtà stessa.
Da decenni esistono videogiochi manageriali che riguardano il mondo del calcio e non solo. L’illusione quanto mai realistica di diventare allenatore di una squadra di calcio, di far parte di quel team costruito con ingegno e fantasia e provare a vincere ogni competizione.
Chissà quanti, di fronte a uno di questi più che mai realistici videogiochi, hanno sognato a occhi aperti, hanno immaginato se stessi dentro situazioni praticamente impossibili da realizzare. La fantasia però, a volte, incredibilmente può trasformarsi in qualcos’altro, sfidare la realtà.
Dal videogioco alla realtà: la favola di un ragazzo che di colpo ha capito di poter fare sul serio
Tra i casi più eclatanti, a proposito di realtà che va a incrociare la fantasia, l’immaginazione è quello che riguarda la storia di un ragazzo che dal videogioco è stato incredibilmente catapultato verso una realtà prima di quel momento soltanto immaginata, per l’appunto, un sogno a occhi aperti, insomma.
Uno dei videogiochi più apprezzati nel campo della simulazione manageriale per quel che riguarda il gioco de calcio è Football Manager. Uno dei tanti, ai quali questo videogioco, almeno in una fase iniziale, ha dato davvero tanto è Will Still, un ragazzo inglese, nato però in Belgio, attualmente allenatore dello Stade de Reims, formazione che partecipa al massimo campionato di calcio francese, la Ligue 1.
Il protagonista di questa incredibile storia, infatti, non ha la licenza professionale UEFA, per poter allenare la sua squadra, e infatti la società paga regolarmente una multa per ogni presenza del ragazzo in panchina. Still è un appassionato giocatore proprio di Football Manager, è li che in qualche modo, se cosi si può dire, ha mosso i suoi primi passi da allenatore.
Successivamente arriva la possibilità di fare da assistente all guida tecnica della squadra under 14 del Preston North End. Still, diviene poi nel 2014 analista video del Sint-Truidense in Belgio, club poi promosso in prima divisione. L’anno successivo va allo Standard Liegi, sempre in Belgio dove vince, tra l’altro, sempre nel ruolo citato in precedenza la Coppa del Belgio.
Poi l’incontro Óscar García Junyent che in qualche modo lo prende come suo assistente in Francia e alla fine dopo una serie di peripezie gli lascia la panchina proprio dello Stade de Reims. 25mila euro a partita, quanto pagato dalla società per farlo allenare, considerata l’assenza di una licenza professionale. La sua squadra oggi è tra le migliori della lega e finalmente Still ha iniziato un corso ufficiale per allenatori. Il sogno, insomma, è quasi compiuto.