Dead or alive rappresentò alla sua uscita una novità assoluta nel panorama dei picchiaduro. Non per la grafica, seppur piuttosto evoluta. Non per il sistema di combattimento, molto immediato e coinvolgente. Non per la trama, che, inutile dirlo, in un videogame del genere rappresenta sempre un semplice pretesto per menare le mani. Cos’aveva dunque questo gioco di tanto innovativo? Semplice: un’opzione permetteva al giocatore di abilitare il “ballonzolìo” di alcune parti anatomiche dei personaggi femminili (lascio al lettore immaginarsi quali), regolandone addirittura l’intensità. Inutile dire che il l’assortimento di personaggi femminili era piuttosto curato e dotato di characters molto provocanti.
Qualcuno in effetti deve aver pensato che più che di lottatrici si trattasse di modelle: eccole dunque, abbandonate le vesti di ninja spietate e possenti guerriere, divenire oggetto dei sogni per i giocatori dotati di più spiccate doti voyeuristiche in una serie di spin-off che vedono le nostre paladine impegnate in minigiochi atti ad esaltarne le doti fisiche. A grandi linee è questo ciò che ci propone Dead or Alive Paradise per PSP, seguito dell’ormai mitico Dead or Alive Extreme.
Trovare un genere in cui inserire questo gioco è un impresa ardua, la descrizione che più gli si attaglia è “simulatore di vacanze”. Il gioco ha destato polemiche per l’immagine errata che darebbe delle donne, cosa che, a detta degli sviluppatori, non sarebbe affatto voluta.
La Tecmo ha annunciato che il lancio è previsto per il 2 aprile.