Warner Bros si gode il successo di Hogwarts Legacy e dopo che Barbie ha sbancato il botteghino potrebbe pensare ad un videogioco sulla bambola.
L’universo videoludico di Warner Bros è strettamente legato alle ip cinematografiche di maggior successo in suo possesso. Negli anni scorsi la major americana ha ottenuto grande successo dalla saga videoludica su Batman e in questo 2023 si sta godendo i frutti di Hogwarts Legacy, videogame ambientato nel mondo di Harry Potter.
Il successo di tali IP sta facendo pressione su Disney, che vorrebbe sfruttare ancor di più il brand Star Wars e l’universo Marvel creando i videogiochi dedicati a questi brand internamente. Come sappiamo, infatti, attualmente Disney si è appoggiata a vari sviluppatori come EA, Square-Enix e Quantic Dream.
L’industria videoludica è oggi quella che genera maggiore profitto e avere possesso sia delle pubblicazioni cinematografiche che di quelle videoludiche può diventare una miniera d’oro. Motivo per cui da qualche anno a questa parte Sony sta spingendo molto per fare diventare le proprie proprietà intellettuali film o serie tv.
Warner Bros creerà un videogame su Barbie?
Che l’epoca è matura per simili crossover lo ha capito anche Nintendo: l’azienda nipponica nel 2023 ha fatto uscire il film su Super Mario e sull’onda del successo della pellicola il nuovo videogame sull’idraulico baffuto. Non solo da qualche giorno è stato ufficialmente confermato il progetto live action su Zelda.
Insomma il binomio cinema-videogiochi non è mai stato così forte e Warner Bros ne ha colto i frutti proprio in questo 2023. I dati condivisi dalla compagnia ci dicono che il 2023 è stato un anno più positivo con guadagni più elevati e perdite meno ingenti rispetto allo scorso anno. Il merito di un simile risultato è tutto da attribuire lato gaming ad Hogwarts Legacy e lato cinematografico a Barbie.
Il collegamento è dunque quasi immediato: perché non provare a sfruttare il successo del film Barbie creando un videogame sulla bambola della Mattel? Attualmente si tratta solo di un’ipotesi che riecheggia in rete e Warner non ha mai commentato una simile possibilità, tuttavia la tendenza dei due settori indica che potrebbe essere una mossa azzeccata.
Resta da capire, però, che genere di gioco si potrebbe fare su un brand come Barbie e quale sarebbe il target di riferimento. Per quanto sia in aumento il numero di ragazze che giocano, un contenuto come questo sarebbe rivolto solo a loro e per giunta di una fascia d’età molto giovane. Il rischio è di non ottenere i risultati sperati.
Harry Potter, infatti, è un brand più eterogeneo, piace a ragazzi e ragazze, è stato un prodotto simbolo per un’intera generazione (forse anche più d’una) e si presta più facilmente ad un genere ludico che attualmente va per la maggiore come i giochi di ruolo.
