All’interno della famiglia Sony Playstation Studio è arrivato un nuovo gruppo, che ci ricorda che Sony non lavora solo sulle console.
Di certo il più grande evento per quello che riguarda acquisizioni e movimenti è ancora il colpaccio che Microsoft ha portato a casa nel momento in cui sono caduti gli ultimi muri ostacolo all’ingresso del colosso a tre teste Activision Blizzard King. E abbiamo tante volte ricordato come questa creatura così imponente non è solo la casa di Call of Duty e non è solo la casa di Spyro o di Crash Bandicoot. L’accordo ha portato dentro Microsoft anche King.
Una società che si è costruita la sua reputazione in un mercato preciso: il mobile. Anche Sony ha una sua propaggine che riguarda il mobile e nel 2022 tra gli studi di sviluppo è arrivato Savage Game Studios. Adesso a quanto pare è arrivato il momento di tornare a parlare proprio di questo team e del mobile Sony.
Tecnicamente Neon Koi non è un nuovo studio di sviluppo di per sé. Si tratta infatti dell’operazione di rebranding di Savage Game Studios. Ma nel momento in cui un team di sviluppo perde tutti i pezzi principali è chiaro che chi rimane e prende la guida cambia anche la vision e la direzione generale. A luglio scorso il fondatore di Savage, Michail Katkof aveva annunciato che se ne sarebbe andato e al suo posto avevano preso le redini Mike McManus e il game director/ co-fondatore Nadjim Adjir.
Tra i Playstation Studio appare Neon Koi
Questa mossa ci permette di andare a controllare se la volontà espressa da Jim Ryan l’anno scorso di produrre almeno il 10% dei titoli first party per il mobile si è o meno avverata. La risposta breve è no. Di quello che voleva Ryan non si è avverato nulla. E anzi il settore mobile di Playstation ha perso altri pezzi. Per quello che riguarda Savage Game Studios che adesso si chiama Neon Koi non c’è ancora niente da vedere, dato che il team lavora al suo primo gioco. Un videogioco che viene definito semplicemente come titolo action con una storia epica.
Quello che si intravede dalle posizioni aperte è che il team ha intenzione di utilizzare Unreal Engine 5 e che c’è bisogno di qualcuno in grado di gestire la produzione di ambienti tridimensionali realistici. Ma la domanda più generale è: come finirà con il settore mobile inaugurato da Sony?
Perché vale la pena ricordare che la società ha deciso di staccare la spina a un bel po’ di titoli in sviluppo e che di questi titoli molti erano live service. Live service e mobile sono di solito una ricetta sicura. Sony voleva provarci con Destiny creandone una versione mobile che poi non è andato da nessuna parte. Tutto quello che rimane è quel famoso piano aggressivo in tre punti mostrato a maggio dell’anno scorso agli investitori. E ora questo nuovo pesce nello stagno.