Sono giorni abbastanza movimentati per Farmville e altri videogiochi presenti al momento su Facebook. Pare che, secondo quanto abbiamo spiegato di recente anche su queste stesse pagine, alcune aziende pubblicitarie esterne riescano ad ottenere dati riservati, anche se criptati, proprio dall’utilizzo dei giochi da parte degli utenti del social network. La notizia, riportata su un articolo del Wall Street Journal, ha fatto, come ci si poteva attendere, il giro del pianeta. Ma le aziende di produzione coinvolte, come Zynga, si difendono con diverse motivazioni.
Adesso arriva la notizia riguardante una novità portata avanti da alcuni utenti americani, i quali hanno deciso di mettere a punto una vera e propria class action per ottenere un risarcimento economico da parte delle aziende di produzione dei videogiochi su Facebook.
Tutto questo è stato fatto alla luce delle ipotesi che vedrebbero molti utenti di Farmville e di altri videogames coinvolti in un processo di cessione dei dati personali ad aziende terze per fini pubblicitari. E mentre qualcuno fa notare che solo iscrivendosi a Facebook un utente sa bene che la propria privacy assume dei contorni non ben definiti, qualcun altro vuole essere risarcito.
La class action relativa a Farmville è iniziata da Nancy Griff, del Minnesota, e mira appunto all’ottenimento di un risarcimento in denaro per porre rimedio ai danni subiti dalle persone i cui dati sono finiti, attraverso i videogames online, in mani di altre società senza un esplicito consenso. Vedremo come si evolverà la vicenda nel corso del tempo e chi riuscirà ad affermare le proprie ragioni. Vi terremo informati quando si avranno altri dettagli nel corso delle prossime settimane.
