Final Fantasy XV, ebbene sì, cari appassionati, Square pensa già al quindicesimo capitolo, sarà ‘action‘. Pensa alle novità, la nostra Square, ma spara stupidaggini, e qui potremmo fermarci. Una considerazione, però, va fatta: è possibile che una serie completamente RPG debba ritrovarsi, nel giro di qualche anno, ridotta a poco più che action? No, non lo è. O meglio, non lo è per noi; per la vecchia Squaresoft, invece, sì. ”Il mercato cambia, le regole anche, bisogna adattarsi” eccetera eccetera eccetera: tra una giustificazione e l’altra, la signora dei giochi di ruolo sta cercando di distaccarsi sempre di più dal genere che ha regalato lustro a uno dei suoi grandi lavori, forse il più bello (per noi, lo è senz’altro, ma anche Kingdom Hearts e Dragon Quest hanno il loro ‘squisito’ perché). Ce ne ha dato dimostrazione Yoshinori Kitase proprio ieri.
Penso che la natura del franchise di Final Fantasy – così il membro Square ha risposto a una intervista di EDGE – sia quello di presentare sempre qualcosa di nuovo. Nel mercato globale, abbiamo notato che molti giocatori si sono allontanati dai giochi che utilizzano un sistema a turni, per andare incontro a quelli che si può definire action RPG
Loro continuano a esserne convinti, purtroppo. Guardano i progetti delle altre software house, si stupiscono del successo e credono, sicuramente supportati da qualche dato significativo, che tutto il popolo occidentale prende in considerazione solo questi titoli. Ma non è finita qui.
Final Fantasy XIII e Final Fantasy XIII-2 – così ha continuato – hanno un battle system che dispone di elementi come velocità e azione, che sono dei punti chiave per noi, anche se ciò non significa necessariamente che in futuro seguiremo lo stesso sentiero per il prossimo gioco. Questo è un qualcosa che solo il tempo potrà svelare
Kitase, insomma, ha intenzione di sfruttare la componente action al massimo, di portarla a livelli mai visti prima, almeno in una signor saga come Final Fantasy. Il mercato continua a rispondere positivamente, questo è vero, ma è altrettanto possibile che lo faccia perché affezionato al prodotto e non perché contento dell’andazzo generale.
Cara vecchia Square, che fine hai fatto?