C’è aria di tempesta sull’Olimpo. Pollon ha dovuto cambiare casa e i Cavallieri dello Zodiaco hanno preferito non commentare. Nessun dio si senta al sicuro, Kratos è tornato!
E’ bastato il primo capitolo di God of War, per far capire a Sony che la strada che aveva imboccato era quella giusta. L’ambientazione mitologica è soltanto uno spunto per incorniciare un action intriso di sangue dall’inizio alla fine. Lo stile della narrazione riscrive le leggi che regolano i possenti e bisticciosi dei greci, mascherando in modo eccellente uno stile di gioco che si rifà a veterani come Onimusha o Devil May Cry che accanto al loro nome hanno numeri sempre più alti. Il secondo capitolo ha poi moltiplicato le ottime premesse del primo, aggiungendo sapientemente gli ingredienti giusti per elevare la saga a vette mai viste prima. Se i limiti della PS2 erano stati spremuti fino all’ultima goccia di ram, non immaginiamo nemmeno cosa potremmo aspettarci da una fiammante PS3.
David Jaffe, autore della saga, anche se apertamente pare non essere coinvolto direttamente nello sviluppo della terza incarnazione di Kratos (se escludiamo la magnifica release in esclusiva per PSP), ha dichiarato di aver visto muoversi i primi passi del gioco per next gen e, parole sue, assomiglia un quadro che prende vita. Non ci sarà quindi distinzione tra computer grafica e azione di gioco. Sarà vero? Tutto quello che possiamo dirvi è di attendere con molto ansia e un pizzico di trepidazione fino al 14 dicembre. In questa data infatti sarà rilasciato l’atteso trailer durante la Videogames Award di Spike. Se dalle loro parti saranno le ore 21.00, da noi saranno le 5.00. Montate la sveglia e occhi puntati su di noi, la magia ha inizio.