Del nuovo GTA 6 continuiamo a non avere informazioni ufficiali ma le dichiarazioni che circolano arrivano da qualcuno che, almeno stavolta, è più vicino di tanti a Rockstar Games.
Quello che sarà il prossimo capitolo di Grand Theft Auto continua a essere avvolto dal mistero. Il motivo principale è che il suo team di sviluppo continua nella sua strategia del silenzio.
C’è stato promesso qualcosa di importante ma il momento non sembra ancora arrivato. Ed è per questo che prendono piede i rumor. Alcuni al limite del folle come quello che vorrebbe che il gioco costi 150 dollari. Sarebbe di certo in linea con le dichiarazioni di Zelnick, CEO di Take-Two Interactive.
Che di recente si è lasciato andare a qualche considerazione sul fatto che i videogiochi costano troppo poco per quello che offrono. Ed è proprio Zelnick che, nel corso di una chiacchierata con gli azionisti, ha voluto ribadire qualcosa riguardo la produzione di GTA 6 e dei videogiochi in generale.
GTA 6, potremmo usare questo tool…
Il CEO di Take-Two Interactive parla da una posizione estremamente particolare. La posizione di chi vede i videogiochi al 50% come esperienze e al 50% come prodotti che devono fatturare. E per fatturare bene e far contenti gli investitori ovviamente i costi di produzione devono essere surclassati dai guadagni nel momento in cui i titoli escono. Non c’è pericolo che GTA 6 sia un flop, questa è fuor di discussione, ma che sia un gioco costoso questo sì.
Motivo per cui possiamo comprendere le dichiarazioni di Zelnick riguardo per esempio il fatto che secondo lui i giochi comunque costano ancora troppo poco e soprattutto riguardo l’eventuale utilizzo della intelligenza artificiale all’interno del sistema di dialogo del prossimo GTA.
La posizione del CEO di Take-Two al momento è quella di vedere l’intelligenza artificiale, in particolare quella generativa, come un modo per arrivare là dove non si era ancora potuti arrivare, e per Grand Theft Auto l’intelligenza artificiale generativa dovrebbe essere utilizzata proprio per la scrittura dei dialoghi in maniera tale da renderli quel tanto che basta imprevedibili da farli suonare reali.
Ma Zelnick non vive in una bolla e durante lo stesso incontro con gli azionisti ha chiarito che come la sua società può intravedere l’utilizzo futuro dell’intelligenza artificiale anche ai competitor possono e lo faranno. Quello che però il CEO di Take-Two è convinto si possa fare con questa intelligenza artificiale è dare agli sviluppatori “l’occasione di fare di più e fare meglio“.
Con ovviamente un cambiamento in quello che è il lavoro di tutti i giorni: “il lavoro veniale probabilmente si ridurrà o verrà eliminato; il lavoro di alto livello vedrà aumentare la sua importanza“. Ma l’utilizzo dell’intelligenza artificiale non sarà un modo per tagliare sul cartellino del prezzo finale, semmai un modo per avere prodotti migliori da società sempre più competitive.