ICO ha conquistato quasi tutti i gamer che hanno avuto il piacere di provarlo. Il gioco, rilasciato nel 2002, ha fatto strage di cuori, insomma, ha catturato persino l’attenzione di Peter Molyneux che, durante una intervista di Eurogamer, ha parlato di “titolo geniale”. Ancora una volta, ha lasciato intendere che i lavori fatti sino ad adesso non sono delle perle. Queste, le sue parole: “Se avessi fatto qualcosa bello come ICO, potrei morire felice“. Ma come? Fable 3 non avrebbe dovuto convincere tutti, non avrebbe dovuto mostrate a tutti il tuo talento? Ci piace la sincerità, va apprezzata: è consapevole di non aver portato a casa dei giochi indimenticabili, checché i fan ne possano dire.
In quel gioco non ci sono icone sullo schermo, la storia era emozionante pur non essendoci nessun dialogo, è stato incredibilmente iconico, e l’ambientazione è ancora oggi una delle più mistiche mai create. Rompe ogni regola dei giochi classici, se si considera che in tutta l’avventura non c’è nessun nemico tangibile, e introducendo i cattivi solo alla fine: il mistero è parte della sua meccanica, e non era presente nessun potenziamento del personaggio. Con elementi così semplici hanno creato un titolo geniale
La descrizione del gioco – un po’ imprecisa, dato che i dialoghi, seppur brevi, ci sono – ci piace parecchio, e ci piace ancor di più sapere che ICO, con molta probabilità, ritornerà nel mondo dei videogames, sperando che il team non cambi idea. Qualsiasi news, a tal proposito, è ben accetta!
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