[galleria id=”398″]Dalla realtà (finta come non mai, in questo caso) alla finzione il passo è breve, ed ecco che sul piccolo portatile di casa Nintendo fa capolino un tie-in ispirato ad uno dei reality show del momento.
L’intento di Mindscape, sviluppatore de L’isola dei famosi è quello di ricreare il feeling dell’omonimo programma, basato su una fitta rete di intrighi, più o meno creati ad arte, tra i protagonisti, e di prove di abilità il cui successo può decretare la sopravvivenza dei “naufraghi” nell’ostile territorio teatro del programma. Nel gioco possiamo costruire liberamente il personaggio in modo da ricalcare (più o meno, vista la povertà dell’editor) le nostre sembianze e poi “gettarlo nella mischia” scegliendo tra le due fazioni, quella dei famosi (per modo di dire) e quella dei non famosi.
Una volta entrati nel vivo dell’azione, ci si ritrova a compiere tutte quelle azioni che caratterizzano la vita del naufrago televisivo; costruire un riparo, accendere il fuoco, raccogliere legna e cibo, lavarsi. Per fortuna non è sufficiente girovagare per gli scarni scenari alla ricerca di ciò di cui abbiamo bisogno, poiché il procacciamento di determinati oggetti implica il partecipare a dei minigiochi, tutto sommato abbastanza divertenti, in cui lo stylus diventa nostro prezioso alleato, ad esempio nella fase della pesca. Certo però che dopo 3-4 giorni di “sopravvivenza” la ripetizione continua di questi minigiochi finisce per annientare la pazienza del giocatore, soprattutto se, come il sottoscritto, mal sopporta il programma da cui il titolo trae ispirazione. Nemmeno la presenza delle varie prove di abilità, previste anche nel programma, consente di spezzare una banalità di fondo a tratti disarmante e che diviene insopportabile dopo poche ore.
A peggiorare il quadro complessivo interviene poi la fase di interazione con gli altri “elementi” presenti sull’isola, che chiaramente si basa sull’idea di dar vita a vere e proprie sceneggiate per disunire il gruppo, proprio come nel programma originale. Anzi, peggio: non è infatti possibile starsene in santa pace a fare il proprio dovere di bravo naufrago, bisogna per forza decidere, con un sistema a bivi, di supportare determinati personaggi rovinando i rapporti con altri. Insomma, la teatralità del reality è salva, la struttura di gioco invece riceve l’ultimo colpo di grazia dopo le ripetute percosse subite da una serie di minigiochi che stancano presto.
Bottom Line: L’isola dei famosi è, come tristemente prevedibile, un titolo for-fans-only. Ammesso che si possa essere realmente fan di una delle più aberranti stupidate televisive degli ultimi anni, il titolo Mindscape si rivela un buon intrattenimento, comunque a patto di essere dei casual gamer nel vero senso della parola. Perché chiunque abbia un minimo di cultura in fatto di videogiochi troverà sicuramente titoli migliori, soprattutto nella sconfinata softeca del DS, su cui investire i fatidici 40 euro…
VOTO: S.V.
Immagini tratte da: Nextgame.it
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