Recentemente, un’azienda ha presentato la fotocamera più piccola del mondo: è un apparecchio rivoluzionario ed estremamente piccolo.
Uno degli apparecchi tecnologici più utilizzati nell’attuale epoca è senza dubbio la fotocamera, soprattutto grazie alla sua capacità di scattare immagini nitide e in altissima risoluzione. Qual è allora l’origine della famosa fotocamera? Secondo gli storici, la prima fotocamera commercializzata fu la Daguerreotype: si tratta di uno strumento ottico realizzato nel 1839 a Parigi. Per la precisione, era costituito da un sistema di cassette scorrevoli per la messa a fuoco e da una lastra fotografica.
L’ideatore della primitiva fotocamera si chiamava Joseph Nicephore Niepce, il quale durante l’anno 1826 progettò il sistema denominato eliografia. Quest’ultimo era una tecnica utilizzata per imprimere l’immagine fotografata su una lamina di peltro, che a sua volta era cosparsa di bitume di Giudea. Oggi, la tecnologia moderna ha compiuto passi da gigante, infatti ci sono delle fotocamere estremamente piccole e potenti.
La fotocamera più piccola del mondo
Attualmente, la fotocamera più piccola del mondo si chiama Omnivision OVM6948 CameraCubeChip: si tratta di un apparecchio ottico delle stesse dimensioni di un granello di sale. Infatti, misura 0,65 mm x 0,65 mm, mentre la sua altezza è di 1,158 mm. Il produttore di questa piccolissima fotocamera è la Omnivision, un’azienda che si occupa di innovazione, di imaging digitale, di display touch screen e di tantissime altre applicazioni.
Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche della CameraCubeChip, possiede un sensore da Guinness dei Record chiamato OVM6948. Più specificatamente, il minuscolo sensore è stato addirittura premiato per le sue ridotte dimensioni, infatti è il più piccolo del mondo. Inoltre, può essere installato su una varietà di sistemi differenti: sulle fotocamere realizzate per il settore medico, sugli endoscopi ecc. Ovviamente, è molto richiesto dai medici e dai chirurghi, poiché è in grado di far funzionare apparecchi minuscoli che penetrano all’interno dei vasi sanguigni.
Ciò che sorprende maggiormente di questa fotocamera è la sua potenza: nonostante le ridotte dimensioni ha una risoluzione di 200×200 pixel. Riesce ad ottenere immagini ad alta risoluzione anche quando si trova all’interno del corpo umano. Chiaramente, in condizioni di scarsa luminosità è aiutata da una luce a LED ad altissime prestazioni, che illumina la zona da filmare.
Inoltre, essendo uno strumento piccolissimo non ha un consumo eccessivo, perciò non genera un elevato calore. Questa caratteristica migliora il comfort del paziente, poiché non percepisce il calore e la presenza del dispositivo. In più, la fotocamera più piccola del mondo è caratterizzata da un campo visivo di 120 gradi e, al contempo, può registrare video fino a 30 fotogrammi al secondo.