La più giovane programmatrice di videogiochi si chiama Zora Ball. Si tratta di un’alunna di primo anno all’Harambee Institute of Science and Technology Charter School. E’ una bambina di sette anni e proprio lei si propone come un programmatore brillante. Zora infatti è riuscita a creare un videogioco molto interessante e coinvolgente, che ha come protagonisti ballerine, gioielli e vampiri. Il videogioco mira a conquistare soprattutto il favore da parte delle ragazze giovani. Curioso come una bambina di soli sette anni sia riuscita a mettere in atto così notevoli capacità da riuscire a sviluppare un videogioco.
In molti potrebbero pensare che si tratti di un vero e proprio genio. E in effetti il gioco sviluppato da Zora Ball presuppone molte conoscenze di scienza, tecnologia, matematica e ingegneria.
Non si tratta affatto di qualcosa di estremamente facile e per questo questa bambina è arrivata alla ribalta della cronaca. Per creare il videogioco, sono stati utilizzati due software opensource chiamati Boostrap e Alice 2.0.
In origine questi programmi erano stati sviluppati per un percorso a livello universitario. Poi sono stati resi più accessibili attraverso il ricorso ad uno specifico linguaggio di programmazione: Racket.
Il tutto doveva servire a dare l’opportunità ai bambini di imparare la matematica in modo divertente. Il progetto prevedeva proprio l’uso di giochi interattivi, che coinvolgono essenzialmente tre elementi: un giocatore, un obiettivo da raggiungere e un qualcosa da evitare.
Il tutto viene messo in atto sfruttando il movimento lungo le coordinate x e y. Sulla base di tutto ciò, Zora Ball è riuscita a scegliere anche un divertente ambiente di gioco. Ha quindi deciso di mettere a punto un videogioco basato su una ballerina, la quale si trova alla ricerca di un gioiello in un salone di bellezza.
Durante la sua azione di gioco, deve evitare a tutti i costi un vampiro. Mentre quest’ultimo si muove sull’asse x, il giocatore si muove sfruttando la coordinata y. Questo meccanismo rende più facile il movimento e lo sviluppo della stessa azione di gioco.
Damon C. Williams, giornalista del Philadelphia Tribune, ha definito Zora Ball la programmatrice più giovane che sia stata in grado di creare una versione completa di un gioco per cellulari. Di recente la bambina ha avuto l’occasione di mostrare le sue capacità durante lo show Will.i.am’s TRAN4M a Los Angeles, dove ha mostrato al cantante il suo progetto videoludico. Davvero eccezionale: non sono molti i bambini in grado di arrivare ad un obiettivo simile.