Left 4 Dead – Prime impressioni

Left 4 dead
Ricetta Valve: prendete una città semi-deserta, inserite un anziano ex militare, una studentessa appassionata di horror, un biker e un analista programmatore; condite con zombie assetati… servite freddo.

Tralasciando i vari Resident Evil ed Alone in the Dark di sorta, i creatori di Half-Life propongono qualcosa di nuovo e il risultato sarà terribilmente divertente. A pochi giorni dal rilascio su piattaforma Steam, possiamo dire che i programmatori si sono impegnati a fondo per farci vivere questa esperienza. Come ogni horror che si rispetti, i personaggi sono tutti sopra le righe: eccentrici quanto basta per risultare simpatici, ma aggressivi al punto giusto per falciare i nemici.
 
Left 4 dead
La storia (se così la possiamo chiamare) si articola in quattro capitoli, utili per sviscerare informazioni su quello che è accaduto. Realizzato con il motore grafico Source, tirato a lucido per l’occasione, avremo il compito di spazzare orde di non-morti, che tenteranno in ogni modo di azzannarci. Seppure quattro anni possano sembrare tanti, la scelta della tecnologia alla base del blasonato Half-Life 2 è tutt’altro che superficiale. Grazie infatti ad un codice un po’ vetusto, i requisiti di sistema dei nostri PC, che soddisferanno le richieste del gioco, saranno alla portata anche di configurazioni medio-basse.
 
Left 4 dead
Se in singleplayer sarà infatti divertente, la vera chicca è rappresentata dalla modalità multiplayer in cooperativa. Restare soli infatti significa morte certa. Imparare ad usare le armi giuste e i nascondigli più efficaci sarà indispensabile per sopravvivere. In attesa di approfondimenti su queste pagine, scendete con me tra le strade affollate e ricordatevi di coprirmi le spalle…

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