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Max Payne 3, recensione: ritornano le vicende di un uomo distrutto [FOTO e VIDEO]

[galleria id=”1655″]Max Payne 3 è stato rilasciato dopo un lungo percorso, che ha fatto aspettare con ansia tutti gli appassionati del genere. Sono passati nove anni dall’ultimo episodio della serie. In ogni caso ritorna il poliziotto più famoso della serie videoludica con dinamiche e contenuti giocabili che, anche se non sono in grado di garantire la stessa quantità di divertimento su tutte le piattaforme, sicuramente vanno a configurare un gioco molto duttile e studiato nei particolari. Il personaggio di Max è stato fondamentale per il gaming modeno. Ogni giocatore non può non dimenticarlo.

Il nuovo personaggio

Già all’inizio del terzo capitolo della serie si vede come il personaggio di Max sia cambiato. Ha la testa rasata e non porta più l’impermeabile e la giacca, ma indossa una canotta macchiata dal sangue delle vittime. Il personaggio conduce, già all’inizio del gioco, un monologo sull’importanza del denaro. Max insomma è veramente cambiato e all’inizio i giocatori possono rimanere un po’ spiazzati, perché questo cambiamento li disorienta, in quanto non è riconducibile in maniera chiara all’ultima volta in cui hanno giocato impersonandone le vesti. All’inizio del terzo episodio della serie si fa un po’ fatica ad entrare nella personalità di Max Payne e a cercare di capire che cosa è successo.

Accanto al nostro eroe c’è l’amico Raul Passos, ex collega dai tempi dell’accademia di polizia. In Max Payne 3 non assistiamo al riscatto del protagonista, ma più che altro si tratta della volontà da parte del protagonista stesso di vivere nuove esperienze prima che arrivino gli acciacchi della vecchiaia. In pratica assistiamo al percorso portato avanti da Max per tornare in azione. In questo senso lo svolgersi narrativo degli eventi non è scontato, ma si tratta di un crescendo di emozioni, che si basa anche su scene piuttosto crudeli. Non c’è molto spazio per i sentimentalismi, soltanto qualche episodio garantisce uno spazio di questo genere, come per esempio quello in cui il personaggio dovrà salvare la vita della donna del boss.

L’ambientazione del gioco

Il gioco è ambientato in Brasile, nella città di Sao Paulo. Non c’è più l’ambientazione a New York alla quale molti giocatori si erano abituati. Da subito il nuovo capitolo della serie ci mostra la città brasiliana divisa in maniera netta fra ricchezza e povertà, facendoci vedere una prospettiva inquietante dall’alto dell’attico di uno dei palazzi più alti della città stessa.

La trama di Max Payne 3

Un lungo flashback chiarisce meglio il collegamento con gli altri capitoli della serie videoludica e fa comprendere maggiori dettagli ai giocatori che inizialmente possono restare un po’ disorientati. Tutto è iniziato quando Max si è irritato per le violenze compiute dal figlio del boss locale, che è stato ucciso proprio dal nostro personaggio. Max Payne decide di cambiare luogo e di accettare l’offerta dell’amico Raul Passos, che gli promette un contratto di bodyguard. Max quindi si ritrova al servizio di un industriale miliardario di Sao Paulo, Rodrigo Branco.

Max Payne riceve una buona paga e passa il tempo fra una festa e l’altra alle quali è costretto a scortare i componenti della famiglia dell’industriale. In particolare Max scorta Marcello, il fratello della bellissima moglie del capo, Fabiana. Ad un certo punto un commando, appartenente ad una gang locale, durante una serata tenta di rapire Fabiana. Max riesce a salvarla, ma la sera successiva il rapimento di Fabiana e della sorella Giovana viene messo a segno in maniera definitiva. Tutto ciò scatena la messa in atto di molti eventi, durante i quali Max si troverà a lottare contro il tempo e a sfidare la morte. Alla fine di tutte queste peripezie l’eroe esce in parte ridimensionato.

Un livello di difficoltà aumentato?

Max Payne 3 in versione PC è un gioco che per molti versi può essere definito abbastanza difficile, come non se ne vedevano da tempo. Sembra che Rockstar abbia voluto aumentare, anche se di poco, la difficoltà della versione PC, in modo da riuscire a bilanciare le più alte possibilità in termini di reattività e precisione garantite dalla combinazione di mouse e tastiera. Tutto ciò può essere un pregio, ma non dobbiamo dimenticare che ci sono degli aspetti in cui questa intenzione da parte della casa di produzione videoludica non riesce in tutto e per tutto. Basti pensare in questo senso alle sparatorie, che, per quanto possano essere spettacolari, dal punto di vista del design sono piuttosto limitate e non viene lasciato molto spazio alla varietà dell’azione.

La modalità multiplayer di Max Payne 3

Gli sviluppatori di Rockstar Games sono riusciti abilmente a garantire il passaggio dalla campagna principale alla modalità in rete di Max Payne 3. Il passaggio dall’una all’altra modalità risulta piuttosto armonioso. Proprio per questo i giocatori possono decidere anche di servirsi inizialmente del single player, in modo da entrare in confidenza con l’azione di gioco, prima di affrontare la competitività del multiplayer. Si possono quindi compiere 14 missioni in due modalità arcade, ciascuna delle quali è collegata ad una classifica online generale.

La prima di queste modalità si chiama “Sfida a punti“: ogni colpo al nemico rappresenta un punteggio che si somma agli altri o che viene sottratto nel caso in cui si subisce una ferita. La seconda modalità si chiama invece “Ultimo respiro“: il giocatore deve riuscire a superare il livello prima che scada il minuto che ha a disposizione, al quale vanno aggiunti i secondi che il giocatore guadagna con ogni nemico abbattuto. Molto interessanti sono anche le sfide cooperative “Gang Wars“: un gruppo di utenti in rete viene invitato a collaborare per raggiungere un obiettivo che varia da missione a missione. Non sono da dimenticare le battaglie “Payne killers” e le modalità “Death match” e “Team death match“, che prevedono un massimo di 16 utenti per lobby.

La versione di Max Payne 3 per Xbox 360

La versione di Max Payne 3 per Xbox 360 presenta delle differenze rispetto a quella per la console di Sony. Innanzi tutto, per motivi di spazio, il gioco è distribuito su due dvd. Non appena si arriva a due terzi della campagna in single player, si deve cambiare dvd. Lo stesso cambiamento di disco è previsto per la modalità arcade, perché certi livelli sono o sull’altro supporto. Su Xbox 360 i rallentamenti si notano meno rispetto a quelli che si possono riscontrare su PlayStation 3 e in questo modo l’esperienza di gioco tende a risultare maggiormente fluida.

Grafica e sonoro di Max Payne 3

Dal punto di vista della grafica, i designer di Max Payne 3 sono riusciti a rendere un’esperienza dettagliata, pur essendo essa piuttosto complessa. Particolarmente interessante e coinvolgente è il gioco di luci fisse e dinamiche, che contribuiscono a rendere un carattere tutto proprio alle varie scene. Le animazioni sono veramente spettacolari. La caratteristica peculiare di questo gioco dal punto di vista grafico consiste in quello che potremmo definire il processo di arricchimento visuale a cui sono state sottoposte le scene della campagna in singolo. I dialoghi e le inquadrature ricordano da vicino quelle cinematografiche. Per quanto riguarda il sonoro, possiamo dire che il comparto audio di Max Payne 3 si basa su livelli di qualità piuttosto alti, garantiti dal fatto che è stata reinterpretata la colonna sonora di uno dei capitoli precedenti della serie e dal fatto che le musiche di sottofondo e le interpretazioni dei doppiatori possono essere considerate più che soddisfacenti.

Max Payne 3: pro e contro

Del gioco vanno apprezzate soprattutto la modalità multiplayer ricca e personalizzabile, la campagna in singolo appagante, la grafica eccezionale e la direzione artistica straordinaria. Si potrebbero migliorare invece i sottotitoli in italiano che sono troppo piccoli e gli scontri corpo a corpo che sono solo abbozzati. Inoltre si poteva pensare ad un gameplay più vario, anche se lo stile narrativo, specialmente in single player, riesce veramente ad andare oltre ogni aspettativa.

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