Max Payne: problemi sul grande schermo?

John Moore, il regista dell’adattamento cinematografico di Max Payne, è particolarmente risentito: il suo film ha ricevuto un rating-R da parte della Motion Picture Association of America. Per chi non sapesse a cosa corrisponde il rating, è più o meno corrispondente al nostrano “VM18 non accompagnati“, fondamentalmente una “mazzata” per le possibilità di audience del film.

Il regista Moore non è tanto arrabbiato per il rating di per sè, quanto per il fatto che The Dark Knight, l’ultimo episodio della saga di Batman, ha subito un trattamento ben diverso da parte dell’associazione responsabile delle classificazioni: un PG13 (ovvero maggiori di 13 anni, con avvertimento ai genitori), nonostante, a detta della maggior parte del pubblico, il film risultasse particolarmente violento.
 
Moore ipotizza che la produzione di Batman da parte della Warner Bros abbia di certo giovato alla sua classificazione; in tal senso ha rimarcato che allo scopo di avere un rating simile, aveva limitato la somiglianza di azione e linguaggio di Mark Wahlberg rispetto al protagonista della franchigia per PC prodotta dalla Rockstar.
 
Quello che più interessa al regista, fan estremo del gioco fin dalla sua nascita, è dare la possibilità agli appassionati, in buona parte ancora non maggiorenni, di seguire le gesta del poliziotto senza macchia anche sul grande schermo. In tal senso Moore spera ancora in una revisione della classificazione prima dell’uscita ufficiale del film, cosa che aiuterebbe almeno in parte.

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