La presente generazione di console soffre di un’anomalia che, per quanto stupenda e meravigliosa, si tratta sempre un’anomalia. Nella fattispecie si chiama il Nintendo Wii. Come tutti gli appassionati sanno, se le concorrenti, Sony e Microsoft, si sono concentrate su un’evoluzione tecnica delle proprie macchine, portandole verso l’alta definizione, la società di Kyoto si è invece preoccupata di innovare, a mezzo del Wiimote, le possibilità prettamente ludiche, trascurando il lato audiovisivo. Inevitabilmente ogni sviluppatore ha dovuto fare i conti con questa originale anomalia. L’ultimo in ordine di tempo a confrontarsi con il fenomeno Wii è stato uno delle menti più dotate del settore, Will Wright.
Il solo pronunziare tale nome non può che riportare alla mente le piccole persone digitali che risponono al nome di Sims, Wright è infatti la mente che si cela dietro alla creazione di uno dei brand più celebri dei videogiochi.
In verità Wright non è stato tenero con il Nintendo Wii, secondo il celebre portale videoludico Joystiq, il creatore di The Sims avrebbe dichiarato che i giochi facenti parte del catalogo del Nintendo Wii non sarebbero altro che semplici giocattoli che girano su di una macchina che sarebbe altrettanto un semplice giocattolo.
A tale conclusione Wright sarebbe arrivato in quanto considera che il target del Nintendo Wii sia molto diverso da quello delle altre due console da casa della presente generazione , cioè l’X360 e Playstation 3.
Inoltre per il game designer ciò rappresenterebbe una precisa scelta della Nintendo la quale avrebbe optato per un pubblico più casual rispetto a quello solito per aumentare il bacino di utenza con effetti positivi per l’intero settore.
Le parole di Wright, però, per quanto possano essere valutate con serenità, non sembrano rivelare una considerazione positiva per la console Nintendo, in quanto, definendola un semplice “giocattolo” vuole dire automaticamente che le altre due rappresentano qualcosa di più . In verità ogni console dovrebbe permettere prima di tutto all’utente di giocare, per cui di per sè sono tutte dei giocattoli.
In ogni caso l’approccio Nintendo sembra che sia stata la chiave di volta per dare ossigneo al settore, che non ha rischiato la saturazione, ma che, con il Wii, ha potuto aprirsi a nuove fette di mercato, come quella delle famiglie e del pubblico femminile, che prima di esso erano rimasti ai margini del fenomeno.
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