Non tutte le notizie sono positive, sebbene la Nintendo ci abbia negli ultimi anni a note solo positive sulle sue produzioni e sulle sue console, doveva succedere che, prima o poi, uscisse dal cappello non un coniglio bianco, ma qualcosa di meno carino. Doop aver dominati il palconscenico della presente generazione di console, sia per le portatili che per quelle casalinghe, la compagnia di Kyoto sta avvertendo un periodo di stagnamento con ripercussioni più o meno rilevanti e dirette sulle vendite del DS e Wii.
La stessa Nintendo non ha negato affatto la sussistenza di tale situazione non certo positiva lo ha ammesso ufficialmente a mezzo di un suo portavoce, il general manager della divisone britannica, David Tarnton:
Naturalmente avremmo voluto vendere di più, ma siamo in calo. Ma lo è tutto il mercato, non solo noi.
La Grande N non si è fermata solo ad una semplice presa d’atto della situazione, ma ha cercato di capire i motivi di una tale flessione, trovandoli nellla fisiologica parabola vitale di ogni macchian videoludica e, soprattutto verrebbe da dire, nella crisi economica che, come ovvio, relega le console a beni di ultima necessità
Nel caso della Nintendo, poi, era fisiologico attendersi un calo della domanda giacché le enormi vendite del passato hanno portato a saturazione il mercato delle console, specie di quello del Nintendo Wii, che ha avuto il merito di aprire il settore a persone che non si erano ancora avvicinate al mondo dei videogiochi, grazie a prodotti come Wii Fit e Wii Sports.
In ogni caso David Tarnton ha dichiarato che la Nintendo non si fermerà e già è alla ricerca di nuovo pubblico cui sottoporre le proprie console e, guardando al futuro la compagnia di Kyoto davvero potrebbe farcela considerando che ha al suo arco frecce come il Nintendo 3DS, la quale porterà una nuova rivoluzione nel settore con la sua capcaità di visualizzare le immagini in tre dimensioni.