La Nintendo, subito dopo il lancio della nuova console in Giappone, ha finalmente sciolto il velo di mistero che circondava la release del Nintendo DSi per ciò che riguarda Stati Uniti ed Europa.
Per precisare i tempi dell’uscita della console si è addirittura scomodato il presidentissimo Satoru Iwata, il quale, in una intervista con l’agenzia di stampa Reuters durante un incontro con gli analisti e la stampa venerdì, ha dichiarato: “Progetti specifici per le singole nazioni verranno presentati al meglio dalle nostre sussidiarie locali, ma un lancio in autunno o nell’ultimo trimestre dell’anno sarebbe troppo tardivo, secondo i nostri piani” .
Il nuovo DSi, che come ricordiamo può scattare foto, riprodurre musica ed è più sottile del modello attuale, è entrato in vendita sabato mattina in Giappone, al costo di 18,900 yen (192 dollari), con il chiaro intento di rinfocolare le vendite in Giappone in vista del periodo critico natalizio.
Questo anche alla luce del brusco calo di vendita di DS, con una diminuzione del 64 per cento nella prima metà dell’anno, generando perplessità sulla tenuta che la vecchia console potesse ancora avere sul mercato giapponese, ove è sempre stata leader indiscussa per l’ottimo rapporto qualità/prezzo.
Nintendo, per far fronte alle ovvie richieste di mercato, a fronte della novità, ha consegnato ai negozi 200.000 unità per i tre giorni del weekend programmando di consegnarne altre 100.000 100,000 nella settimana a partire da oggi.