Nintendo for casual gamer? Chi l’ha detto!

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C’è chi pensa che coloro appartengano alla categoria dei casual gamer siano dei videogiocatori inesperti con i quali non valga la pena scambiare le proprie idee e opinioni poiché andrebbero a minare quanto c’è di più serio in quel contesto che suole definirsi videoludico.
Questa accezione di casul gamer è andata a corroborarsi da quando Nintendo è scesa in campo con la sua politica all’insegna della touch generation, politica che ha segnato a detta di molte persone il venir meno di giochi che abbiano tentato di emulare la vita reale in tutti i contesti possibili e immaginabili.

 

Ed è a questo punto che il direttore marketing Laurent Fisher di Nintendo viene allo scoperto confutando il tam-tam della gente che vuole cestinare quella fetta di mercato targata casual gamer, o meglio dei più maliziosi. Secondo Fisher, la strategia di Nintendo è più che mirata, una politica attuata allo scopo di fare incetta proprio di quei giocatori occasionali: a detta di quest’ultimo, giocare a titoli come Brain Training e Mario Kart Wii non è affatto più semplice di intrapredende una partita a GTA IV.

 

Come ultimo esempio, il manager Nintendo, ha fatto riferimento a Tetris, affermando che ad una prima occhiata risulta quanto di più “casual” e semplice da capire esista, ma riesce comunque ad impegnare e coinvolgere la maggiorparte dei giocatori, siano essi saltuari o assidui utilizzatori di software, proprio come i recenti prodotti Nintendo. E voi cosa ne pensate? Chi ha ragione?

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