Talvolta può accadere che, al di là della diplomazia, alcuni giudizi sulle politiche industriali della concorrenza possano far storcere il naso a chi si trova dall’altro lato della barricata. Alla Game Developers Conference il presidente della Nintendo, Satoru Iwata si è pronunciato in modo piuttosto deciso e comunque non positivo nei confronti del mercato degli smartphone e del volume di affari che sta muovendo il settore anche e soprattutto a livello videoludico. La replica non si è fatta attendere.
Satoru Iwata ha dichiarato nel suo keynote che tale mercato, compreso quello dell’iPad ed iPhone, si basa sulla quantità e non certo sulla qualità, per cui verrebbe danneggiato il livello medio dei giochi stessi e ciò indipendentemente dal prezzo degli stessi che, addirittura, sarebbe ben maggiore del loro effettivo valore.
Ad Iwata san ha replicato una altro membro autorevole del settore videoludico, Phil Harrison, già capo della Sony Worldwide Studios, ed ora cofondatore della Venture Partners, impresa specializzata proprio in giochi sociali, presi di mira dal Presidente Nintendo.
Harrison ha dichiarato che, al contrario di quel che pensa Satoru Iwata, i casual e social games saranno destinati a proliferare e ad evolversi con gli anni ed il settore dovrà fare i conti con un fenomeno sempre più in crescita:
Mi è parso affascinante come quasi contemporaneamente, mentre Iwata-san parlava di Nintendo, dall’altra parte della strada c’era Steve Jobs a presentare iPad 2, un dispositivo subito accolto da tutti con la massima attenzione. Alcuni stimano che ci saranno dai 50 agli 80 milioni di smartpad venduti all’anno nel prossimo futuro, qualcosa destinato a creare un mercato enorme, in grado di minacciare qualsiasi altro mercato.
In effetti è anche piuttosto strano che Satoru Iwata si sai scagliato contro i casual games, giacchè i videogiocatori occasionali sono stati una categoria che ha contribuito in modo ingente al successo delle console Nintendo, specie del Wii.