Il Nintendo Wii è indubbiamente la sorpresa di questa generazione di console, con vendite da urlo che l’hanno fiondato direttamente al primo posto per vendite e successo. Tale riscontro ha posto però la casa giapponese su di una posizione scomoda, di bersaglio, cioè, per attacchi e pretese di terzi.
La Fenner Investments Ltd., infatti, ha portato la Nintendo innanzi ad una Corte di Giustizia statunitense sostenendo di detenere i brevetti del Wii, del Wiimote e, addirittura del Gamecube.
Nello specifico la Fenner ha fatto riferimento al suo brevetto, nel diritto americano “patent”, n. 6,297,751.
Lunedi 16 questa controversia ha raggiunto un componimento. Il Giudice Leonard Davis della U.S. District Court di Tyler, Texas, ha dato ragione alla Nintendo archiviando il caso, giudicando che non c’è materia per un processo davanti al jury.
Alla Nintendo sono davvero compiaciuti dell’esito della vicenda, che toglie ogni ombra sulla paternità della console più rivoluzionaria del momento:
Siamo molto contenti della decisione della Corte
Ha dichiarato Rick Flamm, Vice Presidente anziano della Nintendo of America, il quale ha così continuato:
La Nintendo ha una lunga storia di sviluppo di prodotti innovativi nel pieno rispetto delle proprietà intellettuali altrui e dei diritti su di esse. Noi ci difendiamo nelle controversie giudiziarie quando crediamo che non abbiamo leso alcun diritto.
Infine, Mr. Flamm ha doverosamente ringraziato lo staff legale che li ha assititi:
Abbiamo apprezzato molto l’impegno instancabile del nosto tem legale, che ci ha ottimamente rappresentato.
Foto da www.kultunderground.org
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