Sin dall’uscita del Nintendo Wii si è dibattuto sul tipo di giochi che giravano sulla console e che effettivamente riscuotevano più successo tra il pubblico. Se i titoli dedicati alla famiglia ed ai più piccoli riuscivano ad imporsi sempre nel cuore dei fan, i titoli più maturi e diretti agli hard core gamer hanno sempre pagato il dazio di vendite poco rilevanti se non fallimentari. Tra le software house che più ha creduto in questo lato più adulto del Wii c’è sicuramente la Sega che ha messo in commercio vari giochi davvero hard core, come MadWorld, ma pare che questa fiducia stia per terminare.
In un’intervista pubblicata su 1UP, Constantine Hantzopoulos, studio director di Sega, ha tirato le somme di questa politica della software giapponese, aperta ai giochi maturi, ed ha fatto il punto della situazione, con cenni sul futuro di questa tendenza.
Hantzopoulos ha dichiarato che le produzioni Sega, dirette ad un pubblico più hard core, sono state delle vere e proprie scommesse, effettuate per testare un potenziale pubblico.
In tal senso vanno interpretate le uscite MadWorld, già citato, House of the Dead: Overkill e The Conduit. Eppure i risultati non sono stati così positivi da garantire la prosecuzione di produzioni tale tipo.
Lo studio director della Sega ha comunque voluto affermare che i detti risultati non sono stati in ogni caso negativi, anzi i giochi citati sul lungo periodo hanno saputo imporsi, garantendo un ciclo vitale di una certa importanza, che però non assicurerà la prosecuzione su di un simile sentiero.
Caso emblematico, che probabilmente porterà alla cessazione della produzione di titoli più adulti da parte di Sega, è stato Dead Space Extraction della Electronic Arts, molto atteso e molto ben realizzato, che però si è dovuto confrontare con un’accoglienza glaciale da parte del pubblico e ciò nonostante il brand fosse già conosciuto e di successo su altre console.
A domanda diretta dell’intervistatore sulla possibilità di ulteriori produzioni dirette ad un pubblico più maturo da parte della Sega, Hantzopoulos ha risposto chiaramente:
Probabilmente no.
Vedremo cosa succederà, ma non è certo una bella notizia sapere che uno dei publisher più navigati della scena videoludica cesserà di sviluppare giochi di qualità come MadWorld o The Conduit, i quali, al di là delle vendite effettive si sono distinti per una qualità fuori dal comune.