Nintendo Wii U è stata rilasciata in America, ma i fan devono stare molto attenti secondo gli analisti: la nuova console della grande N potrebbe risultare introvabile fino alla prossima estate; è opinione diffusa, infatti, che, nonostante le rassicurazioni di Nintendo, Wii U non sarà presente sul mercato con un numero sufficiente di copie. Queste e molte altre opinioni stanno facendo il giro del web da pochissime ore e di positivo hanno davvero ben poco; vediamole nel dettaglio. Se John Tailor di Arcadia è convinto che a Natale molti potrebbero rimanere a mani vuote, non si è espresso in maniera differente Sebastian R.W. Baird, che ha pure aggiunto che questa situazione permetterà agli analisti di capire se Wii U piace o no soltanto nel giro di circa sei mesi.
[secgalleria id=”1651″]
Il solito Michael Pachter, inoltre, ha ipotizzato una catastrofe: lo slancio iniziale della home console – che ha toccato preordini da capogiro – si perderà col tempo, per via della presenza di alternative più economiche (iPhone, iPad etc.). E non è finita qui: Eric Handler di MKM Partners ha voluto dire qualcosa di più.
‘Tutti gli editori terze parti – questo, il suo esordio – sono molto cauti con Wii U. Non stiamo vedendo molti titoli specifici. Nessuno sta investendo molti soldi in questo progetto. Sanno che Nintendo farà la parte da leone nel mercato software indirizzato alla propria console, e sarà molto difficile che questa situazione cambi. […] Il gioco asincrono e il GamePad sono davvero molto divertenti. Il Wii U ha davvero bisogno di trovare un mercato al di là dei fan di Mario‘.
Bisogna andare oltre, insomma: si tratta di un pensiero che era emerso già in aprile, durante un’intervista a Doug Creutz, che lavora per Cowen and Company; questi ha sentitamente sottolineato che la grande N avrebbe bisogno di migliorare la sua offerta, per conquistare quella fetta di pubblico che, invece, è rimasta esclusa dai giochi che di solito pubblica.
‘Dieci anni fa Nintendo – ha spiegato Doug – si rivolgeva ai videogiocatori più giovani e ai fanboy. C’è stato un periodo di circa cinque anni in cui la casa ha potuto espandere il proprio mercato al di là di queste due tipologie d’utenza, ma ora credo siano tornati al punto di partenza: ancora bambini e fanboy. Non un mercato da disprezzare, ma non mostra grandi segni di crescita‘.
Sarebbe sbagliato considerare fuori luogo le considerazioni di Creutz: il target della compagnia è quello dei casual gamer, dei piccoli (pensate ai tantissimi giochi di cucina e non solo per le console portatili) e di coloro che da anni seguono appassionatamente (e senza mai restarne delusi) le saghe Zelda, Super Mario e non solo; certo è che tutto questo, se può essere considerato decisamente negativo da un lato, non può esserlo dall’altro: pur rientrando quasi sempre nello stesso genere, tutti i titoli che Nintendo sforna sono all’altezza delle aspettative e quasi sempre originali; per di più – e questo non è un dato da scartare – la compagnia pratica dei prezzi onesti e decisamente competitivi rispetto a Sony, che, invece, con PlayStation Vita continua a massacrare i portafogli dei consumatori a suon di centinaia e centinaia di euro.
Il giudizio sulla compagnia, insomma, non può che essere positivo. I fatti ci daranno ragione oppure tutto questo entusiasmo è destinato a esaurirsi nell’immediato?
Ricordiamo che in America il prezzo della versione base si aggira attorno ai 300 $ ed è dotata di:
– 8 Gb di memoria interna;
– Gamepad bianco con stilo;
– Sensor bar Wii U;
– Alimentatore per console e gamepad;
– Cavo HDMI.