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Nintendo Wii U: ‘L’uscita non sarà ostacolata dagli altri hardware’

A Michael Pachter proprio non va giù l’ottimisimo di Nintendo rispetto ai giochi per Nintendo Wii U. La compagnia, infatti, ha previsto di vendere 5.5 milioni di console e 24 milioni di giochi entro aprile 2013: una previsione davvero rosea, che, però, potrebbe non trovare riscontro nella realtà. L’analista è stato chiaro nel parlare della situazione a Games Industry International: ‘24 milioni di titoli per Wii U nell’anno fiscale 2013 implicano un attach rate di oltre quattro giochi per console, cosa che per noi è altamente irrealistica a causa del prezzo e delle date d’uscita [c’è da considerare, inoltre, anche il lancio dell’iPad mini e del Kindle Fire HD, per non parlare dei giochi tripla A che la concorrenza provvederà a piazzare sul mercato ndr]. Non ci aspettavamo – ha così proseguito – una line-up di lancio così buona, con titoli come Black Ops II, FIFA 13, New Super Mario Bros. U, Nintendo Land, Assassin’s Creed III e ZombiU. In ogni caso, la domanda si affievolirà probabilmente quando la fan base Nintendo avrà acquistato i primi cinque o sei milioni di unità, impattando negativamente sulle vendite a lungo termine di hardware e software‘.

Seppur indirettamente, la compagnia ha risposto alle critiche di Pachter, soffermandosi soprattutto sul rapporto tra la console e gli altri hardware; secondo Nintendo, infatti, è sbagliato pensare che l’iPad mini e non solo possano ostacolare il successo della sua home console, ed è proprio per questo motivo che intende creare una fitta rete di collegamenti tra i vari prodotti; a metterlo in evidenza è stato Satoru Iwata, sicuro del fatto che gli smartphone possono essere considerati una vera e propria opportunità: in altri termini, connettersi al Miiverse – il social network di Wii U – tramite altre periferiche e lo stesso Personal Computer non è una utopia, ma uno tra i prossimi obiettivi della compagnia.

Le dichiarazioni di Pachter, tra l’altro, si scontrano completamente con il parere di Nintendo. Giochi a più non posso, infatti, saranno pubblicati dalla software house, a partire dal rilascio della console, e, quando lo ha spiegato, la compagnia non ha fatto riferimento soltanto ai titoli annunciati in occasione del Nintendo Direct: Reggie Fils-Aime, che più volte si è scontrato con i detrattori della piattaforma domestica, ha confermato che sono in via di sviluppo titoli dei quali nessuno sa ancora nulla e sui quali molto sarà detto nel corso dei prossimi mesi; la line-up proposta in occasione della presentazione di Nintendo Wii U, insomma, non è altro che un assaggino di ciò che il team ci proporrà entro la fine dell’anno. Avete letto bene: non solo è prevista la pubblicazione di altri giochi, ma questi titoli saranno anche messi a disposizione dei giocatori prima dell’arrivo del nuovo anno.

Quello che stiamo cercando di fare – così esordisce Fils-Aime tra le pagine di IGN – è dare una panoramica completa sui giochi che saranno disponibili sin da subito, e nei mesi successivi. Per questo motivo ci siamo focalizzati sulla finestra di lancio, che arriva al 31 marzo. Comunque, abbiamo in serbo altri giochi per Wii U non ancora annunciati, ed alcuni di questi sono previsti proprio per il periodo iniziale‘.

Che fosse tempo di grandi sorprese e cambiamenti in casa Nintendo era comunque molto chiaro ai più, sin da prima della diffusione in rete di queste succose informazioni. Recentemente, infatti, la compagnia ha spiegato ai fan che i giochi per Nintendo Wii U e Nintendo 3DS dovranno l’esperienza del passato alle novità del futuro; in altri termini, unire il nuovo e il vecchio per un’esperienza entusiasmante e sempre sorprendente.

Le intenzioni del team si sono palesate nel corso di questi anni, attraverso dichiarazioni più o meno interessanti: a sottolinearlo era stato già Satoru Iwata durante il meeting di aprile organizzato per fare il punto sulle cattive condizioni economico-finanziarie della compagnia; tra i progetti, spiccava quello di allargare la base di Nintendo 3DS in tutto il mondo, attraverso strategie di vario tipo. Shigeru Miyamoto, per esempio, aveva dichiarato a quelli di The Guardian di essere intenzionato a portare una ventata d’aria fresca nel mondo videoludico, proponendo ai fan volti totalmente nuovi, e l’idea – pur avendo ottenuto, Nintendo, moltissimo successo grazie a Zelda, Mario, Kirby, Donkey Kong e chi più ne ha più ne metta -, non è per niente male.

Questo non significa, chiaramente, abbandonare le vecchie IP e neanche esporle troppo: sottolinearlo è necessario, visto che è stato ancora una volta il presidente di Nintendo America, Reggie Fils-Aime, a intervenire sulla questione, prendendo in considerazione il brand Mario e il suo rapporto con Wii U.

L’intervista è di GI International e fa riferimento alle dichiarazioni rilasciate da Satoru Iwata in occasione del Gamescom 2012: qui il presidente Nintendo ha messo in evidenza l’intenzione di sviluppare un solo Super Mario Bros, volontà che ha spinto i fan meno accaniti a credere che forse la compagnia stesse esagerando con l’esposizione del magico idraulico; così non è: gli sviluppatori hanno intenzione di realizzare una sola avventura con Mario e, soprattutto, di renderla davvero diversa dai precedenti capitoli.

I nostri sviluppatori, a partire da Mr. Miyamoto e passando per l’intera organizzazione di sviluppo EAD – ha spiegato Fils-Aimecapiscono che l’unica ragione per cui i nostri franchise hanno sempre molto successo è legata al fatto che ogni episodio è unico, differente e portatore di novità. Sono consapevoli che se non ragionano in quel modo, ucciderebbero la famosa gallina dalle uova d’oro‘.

L’intenzione, insomma, è quella di puntare su nuove IP, ma senza abbandonare le vincenti. La volontà di Miyamoto emerse ufficialmente, comunque, già due anni fa, dalle pagine del quotidiano giapponese Sankei. Stando a quanto lui stesso dichiarò durante un incontro con la redazione della rivista, negli anni successivi avrebbero dovuto esserci dei grandi cambiamenti, che non avrebbero danneggiato, ad ogni modo, le saghe storiche della compagnia, le stesse con le quali siamo cresciuti un po’ tutti e che hanno segnato la storia dei videogame.  
 

Dopo ben due anni, non c’è stata alcuna traccia di novità, come avrete senz’altro notato, ma la compagnia non ha perso di vista certi obiettivi; come vi abbiamo anticipato, infatti, lo stesso Miyamoto è ritornato recentemente sulla questione, una volta intervistato da The Guardian:  
 

Non ho una grande lista di idee che voglio realizzare – ha sottolineato il membro Nintendo –, solitamente penso a nuove idee mentre sto lavorando su altri giochi. Detto questo, c’è una forte possibilità che presenteremo presto alcuni nuovi personaggi‘.  
 

Tutto questo sarebbe stato funzionale proprio al raddoppiamento della base di Nintendo 3DS nei mercati americano, europeo e giapponese (dove è scoppiata, tra l’altro, una vera e propria ‘3DS mania’); la compagnia voleva bissare, infatti, i risultati ottenuti con la console portatile nell’ultimo anno fiscale (conclusosi a marzo 2012), vendendo oltre 18 milioni di 3DS in tutto il mondo, da aprile 2012 fino a marzo 2012 (nel prossimo anno, insomma). Con l’uscita di Nintendo Wii U iniziative in tal senso – è ovvio – aumenteranno a dismisura.

L’idea è molto ambiziosa, e difficilmente realizzabile tra l’altro, ma i nuovi giochi potrebbero davvero far schizzare le vendite; per di più, la grande N ha intenzione di proporre ai fan offerte e occasioni imperdibili, proprio per rendere qualsiasi tipo di acquisto ‘succosissimo’; il mondo di Nintendo si popolerà presto, inoltre, di grandi esclusive: pensate, per esempio, alla sorte di Bayonetta 2, ma non solo.

La line-up di Nintendo contestata ma vincente

 
 

Finora l’impressione di alcuni analisti, e anche qualche software house, per non parlare della concorrenza, è che la compagnia continui a insistere con e sugli stessi contenuti, senza cercare di reinventarsi (impressione assurda, se considerate che Nintendo è sempre stata finora sinonimo di ‘originalità’ e ‘innovazione’ in tutti i sensi, e anche in ambito hardware); titoli diversi da quelli a cui siamo stati abituati farebbero senz’altro bene, questo non è in discussione; Nintendo, però, ha un pubblico ben preciso e rischiare, per quanto sia il presupposto imprescindibile dell’innovazione, non è la migliore strategia in un periodo di crisi come questo.

La compagnia, tra l’altro, ha venduto moltissimo con questo tipo di line-up. Lo hanno sottolineato gli stessi vertici aziendali, mettendo l’accento sui giochi più acquistati dalla messa in commercio del 3DS, che è avvenuta, come saprete senz’altro, a dicembre 2011. Stando ai dati ufficiali, i titoli più amati sono: 
 

Super Mario 3D Land, che ha toccato i 5.84 milioni di copie vendute;
Mario Kart 7, in seconda posizione con 5.24 milioni di unità;
Nintendogs + Cats, terzo classificato con 2.70 milioni di copie;
The Legend of Zelda: Ocarina of Time 3D con i suoi 2.61 milioni.

Con buona pace dei detrattori, insomma, Nintendo sta andando alla grande, e il successo dipende non soltanto dal basso prezzo della console portatile (che da settembre sarà venduta non più in perdita, per fortuna), ma anche da questa tanto chiacchierata line-up: saranno pure sempre gli stessi, adatti a un determinato tipo di pubblico, ma Mario e Zelda (senza escludere Nintendogs) rappresentano delle serie fantastiche e delle garanzie da ogni punto di vista. Ancora una volta, insomma, puntare sul nuovo sì, ma fino a un certo punto.

Nuove IP per l’Europa e l’America?

Se proprio si dovessero muovere delle critiche a Nintendo, quelle riguarderebbero il suo rapporto con il mercato americano ed europeo; a voler essere più precisi, infatti, la situazione è molto positiva nel mercato giapponese; piuttosto a rischio, negli altri due. A sottolinearlo non sono stati analisti piuttosto critici nei confronti della software house, ma proprio Satoru Iwata, durante un incontro con gli investitori nel mese di luglio, sulle vendite di Nintendo 3DS.

Iwata ha spiegato che dall’inizio del 2012 in Giappone le vendite si sono attestate attorno alle 83mila unità al mese, per una percentuale pari al 55% di tutto il mercato hardware; ciò significa che su cento console vendute in trenta giorni, ben cinquantacinque sono 3DS; in America ed Europa la situazione è completamente diversa: le vendite sono calate bruscamente e al momento su cento console vendute, soltanto 22 sono Nintendo 3DS.

L’azienda non è assolutamente scoraggiata da tali risultati: Iwata si è detto disposto a tutto affinché la console possa continuare a conquistare una fetta sempre più larga di giocatori ed è proprio per questo motivo che ha intenzione di creare il classico “momentum” per il mercato occidentale, vale a dire una strategia che sia in grado di stimolare gli acquisti dei gamer, attraverso una line-up sempre più variegata (Nintendo ha pensato a New Super Mario Bros 2, ma, a nostro avviso, serve qualcosa di più, e, soprattutto, che questo qualcosa sia tradotto, a differenza di quanto accaduto con Kingdom Hearts Dream Drop Distance).

Da aprile a luglio, insomma, l’intenzione è sempre stata quella di puntare su novità interessanti, senza abbandonare i vecchi giochi, soprattutto per potenziare la base di Nintendo 3DS in tutto il mondo. Con l’arrivo di Nintendo Wii U questa spinta all’innovazione è ancor più forte. Aspettatevi, perciò, proprio di tutto!

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