In questo periodo si parla spesso di nuovi giochi e della prossima generazione di console. Secondo l’azienda di produzione Crytek, celebre per capolavori come Crysis, la futura generazione di piattaforme videoludiche casalinghe sarà addirittura l’ultima. E’ quello che ha spiegato Cevat Yerli, principale esponente dell’azienda produttrice di videogiochi. Secondo Yerli, che ha fatto queste affermazioni nel corso di un’intervista rilasciata a Golem, la prossima generazione di console di gioco sarà l’ultima.
Ecco le parole di Cevat Yerli: “Si sente sempre ripetere che le console soppianteranno il PC. Al contrario, secondo me la prossima generazione di console casalinghe sarà l’ultima“.
Questo avverrà, secondo il CEO di Crytek, per un motivo ben preciso. I giocatori infatti, secondo il CEO, o almeno in gran parte, non stanno più davanti allo schermo ad aspettare che il videogioco si installi per poi iniziare l’avventura per ore di fila.
Ecco come la pensa Yerli: “Certo, ci sono ancora giocatori hardcore che aspettano un’ora per l’installazione, e poi giocano otto ore di fila. Ma questo tipo di consumatori sta diventando una minoranza. I giocatori di oggi comprano un gioco a 99 centesimi, lo scaricano e ci giocano per 15 o 20 minuti al giorno, per un periodo di due mesi. E poi passano ad altro“.
Per questo motivo Crytek ha deciso di non mettere a punto in futuro nuovi progetti videoludici importanti per console come PlayStation Vita o Nintendo Wii U: “Per Wii U usciranno giochi che gireranno sul CryEngine, ma solo su licenza. PlayStation Vita è ancora un’incognita come piattaforma. Tecnicamente, trovo Vita molto interessante, e mi ci diverto, su questo non c’è dubbio. Da un punto di vista lavorativo, è un po’ troppo tardi“.
Yerli ha parlato anche dei videogiochi in streaming, sostenendo comunque di non essere molto convinto di questa possibilità, al contrario di quanto stanno facendo altre aziende di produzione videoludiche attualmente: “I giocatori hardcore non vogliono i giochi in streaming, ma l’hardware che piace a loro, cioè PC da gioco e console. Non vogliono artefatti di compressione, latenza e cose del genere. Crysis in streaming non è bello da vedere, è come guardare Avatar su YouTube in bassa risoluzione“.
Delle idee ben chiare quindi che potrebbero condizionare sicuramente l’arrivo in un futuro non troppo lontano di nuovi videogiochi. Chissà cosa ne pensano altre aziende produttrici di videogames. In ogni caso il mondo dei videogiochi è in continua crescita, come dimostrano i tanti annunci che vedremo presto all’E3 2012.