Ecco la recensione di uno dei migliori giochi esistenti per la piattaoforma iPhone. Di seguito vi illustrerò il perchè l’acquisto sia quasi obbligato. Entriamo insieme in questo mondo.
Tappo una montagna…
Il suolo italico ha sempre dimostrato di apprezzare il gioco delle carte. Dopo essere gli inventori della briscola (e di tanti altri, ndr) abbiamo alle spalle intere generazioni di appassionati a questo genere che offre mille sfaccettature e tiene compagnia. Richard Garfield ha poi fatto la sua fortuna lanciando sul mercato il gioco di Magic: the Gathering. La grande idea era addirittura stata quella di lanciare la serie a partire dalla seconda edizione, rendendo la prima immediatamente irreperibile e di conseguenza oggetto di culto per gli appassionati, i collezionisti e naturalmente i giocatori. Tra le molte doti di questo genere possiamo trovare sicuramente la possibilità di mescolare elementi principali distinti per colori (rosso, bianco, verde, blu e nero) e altri che servono per aumentare e sfruttare al meglio questi ultimi: artefatti e terre. Semplice? Si, come giocare ad una partita a scacchi, dipenda da chi hai di fronte.
Anche se personalmente non mi trovo completamente d’accordo con l’evoluzione che questo card game sta subendo (troppe nuove regole, troppe varianti e troppe carte vengono bannate, ndr) non si può riconoscere a questo gioco il grande merito di essere il capostipite e maitre a pensée.
Il salto all’era digitale avvenne attraverso Microprose, ora scomparsa, che fece una versione del gioco e qualche espansione (io lo possiedo ancora con somma gioia, ndr), producendo in seguito un gioco solo online, ancora in funzione, dove i giocatori comprano e scambiano le carte come nella vita reale.
Un mondo di magia
Dopo aver versato la somma irrisoria di 3,99 € (attenzione che vale solo per un periodo limitato, ndr) potrete scaricare direttamente dall’ App Store di iTunes il gioco Orions: Legend of Wizards. L’introduzione di cui sopra vi ha infatti aiutato a capire meglio questo prodotto e la sua chiara ispirazione, con qualche variante però che è utile tener presente se volete calarvi in questo mondo fatto di magia e strategia. Andiamo ora a scoprire cosa vi serve per comprendere al meglio questo titolo. La lingua inglese è abbastanza elementare e comprensibile ai più ma certamente riduce in parte il piacere di un gioco quasi perfetto. Il gioco di Chillingo si apre in un menu in cui possiamo scegliere le “istruzioni” utili a capire come muoverci, “oggetti” che sbloccheremo al completamente della campagna e il “nuovo” gioco (il resto per ora ignoratelo). Da qui potremo scegliere il nome del giocatore e che tipo di avatar vogliamo e a quale “allineamento” affidarci: fuoco, aria, acqua, terra, morte o vita. Fatto questo inizieremo la nostra avventura. Fatto questo inizieremo a sfidare i nostri avversari, posti in piccole isole che dovremo conquistare sottraendole al nemico. Su ogni isola vinta potremo costruire delle basi di produzione di alcuni tipo di carta e generatori di cristalli che ci aiuteranno in questo senso. Il nostro allineamento quindi determinerà la frequenza e la produzione di cristalli che ci permetteranno di aumentare la potenza delle nostre carte e sfidare con esse i nostri avversari.
Un aperitivo al bar? No meglio un gioco perenne!
Vale l’acquisto? Considerando il prezzo direi che non consigliarlo sarebbe un errore. La longevità è decisamente alta e anche il livello di difficoltà è perfettamente bilanciato, così come l’aumento del livello e crescita del nostro personaggio. Finalmente un gioco lungo, ben pensato e particolarmente teso agli amanti dei GDR e dei giochi di carte (forse alcuni hanno provato questo gioco su palmare, ndr).
Cosa piace
– Tante carte (e presto ancora di più)
– Longevità infinita e ottimo sistema di upgrade dei poteri delle carte
– Ottimo anche per qualche partita veloce contro la CPU
– Buoni effetti speciali nelle magie…
Cosa non piace
– … ma non eccellenti (previsti, pare a breve, un miglioramento anche in questo senso)
– Assenza di multiplayer uno contro uno (o multiplo perché no?)
– Localizzazione in italiano (la lingua anglofona è comprensibile ma non per tutti)
– Qualche bug di troppo (anche se previsto un aggiornamento)