Tra una notizia e l’altra, è difficile capire come si concluderanno le vicende PlayStation Network e Sony Online Entertainment. Sony ha deciso di non presentarsi dinanzi al Congresso USA, ma ha comunque voluto rilasciare delle dichiarazioni volte a soddisfare le domande di Mary Bono Mack, cui sono state affidate le indagini sull’accaduto. Analizzeremo nel dettaglio le risposte della compagnia. Prima, però, è bene che tutti siate a conoscenza di quello che sta accadendo a SOE, recentemente aggredita da un team hacker, forse lo stesso che ha messo in ginocchio PSN. Perché è necessario saperlo? Perché le accuse di Sony partono proprio da qui.
La compagnia non ha voluto dare per certo nulla, ma il web ha subito tirato le sue conclusioni. Veniamo al dunque. Dalle risposte di Kaz Hirai apprendiamo che il responsabile dell’aggressione hacker ha inserito all’interno di uno dei server di Sony Online Entertainment un file nominato “Anonymous” al cui interno vi erano le parole “We are legion“, slogan della compagnia.
Non c’è riferimento, insomma, a PlayStation Network, ma tutto sa di organizzato nei minimi dettagli dai nemici. Per adesso, si tratta soltanto di deduzioni, forse un po’ affrettate, ma neanche tanto inverosimili. Quando si parla di hacker, infatti, ci si può aspettare davvero di tutto.
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