PlayStation Network online! Sembrava impossibile scriverlo fino a poco tempo fa, quando era chiaro a tutti che Sony non sapesse più che pesci pigliare. Per fortuna, è andato tutto per il verso giusto: quasi tutti i servizi europei sono tornati operativi e, almeno per adesso, il furto dei dati delle carte di credito non ha creato danni alla compagnia. Non si può parlare ancora, purtroppo, di un lieto fine: le modalità con cui è stato aggredito PSN sono state scoperte; i nomi, però, non sono stati ancora fatti! Non si sa nulla o quasi sugli aggressori. Cerchiamo di ripercorrere la vicenda dagli inizi.
Sony imbroglia i clienti?
L’aggressione al PlayStation Network è stata comunicata in data 19 aprile, un giorno dopo dall’attacco. Il comportamento di Sony non è piaciuto per niente né ai fan né alle autorità competenti (il Congresso degli Stati Uniti, per esempio, ha invitato la compagnia a rispondere ad alcune domande sull’accaduto): è opinione diffusa che l’azienda avrebbe dovuto avvisare in modo tempestivo tutti. Nel corso di queste settimane, ha fatto di tutto per non allarmare i fan, indispettiti dalle promesse da marinaio. Per fortuna, da un po’ di tempo tutto è tornato regolare: anche se il servizio non è completamente operativo, si può giocare online. E questo basta! Ma quali sono i danni arrecati alla compagnia e al mercato intero?
Quanti e quali danni?
La reputazione dell’azienda ha subito sicuramente un duro colpo: non ha avvisato tempestivamente i fan, non ha risolto subito il problema, ha preso in giro i suoi sostenitori con promesse non mantenute e tanto altro ancora. Queste, su per giù, le accuse dei consumatori, molto spesso indifferenti alle chiare difficoltà dell’impresa: gli sviluppatori hanno, e avranno, a che fare con cracker, non con dei dilettanti allo sbaraglio! All’inizio si parlava di miliardi e miliardi di dollari; poi, si è parlato di questioni legali (ancora aperte); col passare del tempo, qualcuno è persino passato alla concorrenza (Microsoft con Xbox Live ha sfruttato al massimo questo momento). L’ammontare dei danni non è stato calcolato, ma non dovrebbe essere difficile, a fronte di tutto questo, tirare le somme.
Chi ha attaccato PlayStation Network?
Resta ancora in sospeso una questione davvero complicata: chi è stato ad aver causato tutto questo? All’inizio, la stessa Sony credette che si trattasse di Anonymous, da sempre schierata contro la compagnia a causa della vicenda GeoHot. Il team hacker rispose subito, attraverso Eurogamer, negando tutto; solo in un secondo momento, comunicò a tutti la possibilità che qualche esponente del gruppo potesse essere coinvolto nel fattaccio. Ora come ora, sappiamo ben poco: l’azienda sta indagando su un gruppo di criminali che, attraverso i server di Amazon, avrebbe compromesso tutto il sistema. Non appena sapremo altro vi aggiorneremo.
Qualora vogliate sapere tutto quello che è successo in questi giorni, non dimenticate di consultare i seguenti link:
– PlayStation Network online: “Mai, la massima sicurezza!”
– PlayStation Network offline: tutto sui nuovi interventi Sony!
– PlayStation Network online: Sony risponde alle proteste dei fan
– PlayStation Network offline: anche Namco Bandai protesta!
– PlayStation Network è davvero al sicuro? Problemi in Giappone
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