I robot sono ormai arrivati in molti settori della vita quotidiana, ma in alcuni casi minacciano di togliere il lavoro a milioni di persone.
L’intelligenza artificiale sta prendendo sempre più piede nella nostra vita e la preoccupazione per il fatto che potrebbe rubare posti di lavoro cresce sempre di più. Robot e algoritmi sempre più sofisticati hanno già dimostrato di saper portare a termine alcuni compiti molto meglio di quanto sappia fare un essere umano.
E se da una parte c’è chi continua a ripetere che non c’è bisogno di preoccuparsi, che l’intelligenza artificiale non dovrebbe essere vista come una minaccia, ma come un’opportunità per migliorare l’efficienza e la produttività, dall’altra ci sono casi che dimostrano come la temuta sostituzione stia già avvenendo in alcuni settori.
Un futuro che sembra sempre meno lontano: i robot sono ormai tra noi
Quando si pensa ai robot umanoidi, potrebbero venire in mente film futuristici come “Io, Robot, “Terminator” o il recente “The Creator”. Nessuno di questi ha una trama che tranquillizza molto di fronte all’idea di avere questi androidi nella nostra vita quotidiana. Certo, una ribellione delle macchine non sembra essere imminente, tuttavia potremmo doverci abituare a vederli al lavoro con noi, come se fossero dei validi colleghi di lavoro.
Negli ultimi giorni, l’azienda americana Agility Robotics ha annunciato di aver concluso la progettazione di androidi in grado di prendere, spostare e ordinare oggetti nelle aziende. In pratica, robot in grado di sostituire la maggior parte dei magazzinieri del mondo. L’azienda ha anche dichiarato che comincerà a produrre i suoi robot, chiamati “Digit”, per immetterli sul mercato a partire dal prossimo anno.
I Digit sono pensati per il settore logistico e Agility Robotics assicura che l’intenzione non è quella di sostituire i dipendenti umani, ma di ridurre il loro carico di lavoro. “Sono progettati per muoversi, manipolare oggetti e lavorare come se fossero una persona. Tutto ciò aiuta ad accelerare e migliorare i processi, ridurre il carico di lavoro manuale e diminuire i rischi di infortuni e incidenti”, spiega Juan Luis Moreno, Chief Innovation Officer di The Valley.
Nel frattempo, anche Amazon ha cominciato a usare i Digit nei suoi magazzini di Seattle e anche nel suo caso i dirigenti affermano che questi androidi saranno utilizzati esclusivamente “come supporto dei lavoratori umani“. L’argomento che i più favorevoli ai Digit portano è che quando questi robot saranno pienamente operativi nei magazzini delle aziende, i dipendenti umani avranno un carico di lavoro minore e potranno essere impiegati in attività più utili allo sviluppo dell’azienda.
Non è chiaro quanto queste affermazioni rispecchieranno davvero la realtà in futuro. Resta da vedere se le aziende vorranno davvero utilizzare in maniera più intelligente i dipendenti o se si accontenteranno di disfarsene e smettere di pagarli, facendo fare il necessario ai robot.