I grafici che vi mostriamo illustrano le vendite di PS Vita e Nintendo 3DS in Giappone, confrontandole rispettivamente con quelle di PSP e con quelle di Gameboy Advance e Nintendo DS. La lettura è facilissima e mette in evidenza, nell’ambito del mercato PlayStation Vita, che ad essere venduti maggiormente sono stati i modelli 3G, almeno inizialmente; la divergenza si è poi attenuata nelle settimane successive (ricordate che la console è stata immessa nel mercato videoludico nipponico a dicembre). Il motivo del distacco iniziale sta, secondo molti, in uno sconto di circa 2mila yen praticato da alcuni rivenditori e proposto assieme a un gioco: un bel pacchetto, insomma, per iniziare alla grande. Peccato che i prezzi siano stati comunque alti e che le vendite, come ben sapete, ne abbiano risentito parecchio. Il target principale, infine, è costituito dai maschi compresi tra i venti e i trent’anni, per un totale dell’82,67% rispetto ai consumatori totali. Niente di nuovo, insomma, almeno in questo senso.
Lo stesso vale per Nintendo 3DS, per il quale il grafico mette in evidenza che la console ha avuto un’impennata pazzesca dopo il price-cut e il rilascio di giochi di un certo seguito, come MH 3G, Mario Kart e Super Mario Land. I dati, in questo caso, fanno riferimento alle prime cinquanta settimane di messa in vendita della console portatile.
Per adesso, tra l’uno e l’altro gioiellino, per quanto anche PlayStation Vita sia oggettivamente stupenda, non c’è storia: il 3DS ha sbaragliato la concorrenza. Sony riuscirà a recuperare?