Nonostante avesse affermato che non avrebbe diffuso le informazioni raccolte, George Hotz, l’hacker che è riuscito ad oltrepassare le protezioni di sicurezza della PlayStation 3, ha deciso adesso praticamente in pochissimo tempo di rendere pubblica tutta la documentazione che spiega come sia riuscito ad entrare all’interno della piattaforma prendendo quindi il controllo di una parte dell’hardware della console e mettendo l’azienda giapponese Sony nella condizione di dover pensare subito ad un modo per trovare una corretta e buona soluzione al problema nel più breve tempo possibile.
Hotz, attraverso un’intervista rilasciata su internet ad un portale del settore, ha spiegato come è riuscito, dopo un lungo lavoro durato più di tre anni, ad inoltrarsi nei meandri dell’hardware della piattaforma.
Tutto questo è stato possibile grazie alla presenza dell’Hypervisor, lo strumento che consente alla console di tenere sotto controllo i componenti hardware e software installati sulla piattaforma.
Hotz è riuscito ad accedere all’interno di questo strumento, trovandosi quindi nella possibilità di avere l’accesso ad una parte della console, ma l’hacker si è bloccato perché non gli è stato ancora possibile recuperare delle chiavi per decrittare ulteriori parti e proseguire nel suo percorso.
Hotz ha comunque assicurato che non vuole mettersi contro l’azienda produttrice Sony per quello che è riuscito a realizzare in tutto questo tempo, anche perché attraverso questa modifica non si può in modo diretto utilizzare giochi non originali sulla console. Sony non si è ancora pronunciata sulla questione, ma attendiamo delle specifiche affermazioni sull’argomento.