Quando è troppo è troppo: PSP sarebbe un progetto fallimentare, non sfruttato appieno e frutto di una serie di errori del team di sviluppo – a parlare è stato Ru Weerasuriya, uno dei fondatori di Ready at Dawn. L’attacco non ha coinvolto PSP Go, ma PlayStation Portable: ci sembra assurdo, dato che la console portatile non avrà raggiunto i risultati di Nintendo DS, ma non ha assolutamente nulla da invidiare alla concorrenza: ha un bel modello, dei bei colori, delle ottime potenzialità e, soprattutto, propone un ampio ventaglio di giochi a tutti i consumatori. Le parole di Ru sono esagerate, inspiegabilmente esagerate.
PSP è una buona piattaforma, su cui sviluppare tantissime cose interessanti, negli ultimi anni abbiamo fatto il possibile per dimostrarlo. Ma la console aveva il destino segnato fin dall’inizio: aveva molte caratteristiche che non sono riconducibili ad un dispositivo portatile e, nonostante abbia Wi-Fi, la connettività risulta molto limitata. La speranza è che con il prossimo modello facciano di questa esperienza una base per migliorarsi, dando anche un’occhiata a quello che già hanno realizzato i concorrenti
La concorrenza non sta messa meglio, caro Ru, semplicemente perché tutti questi problemi di connettività non esistono. Hai fatto il ritratto di una console portatile da evitare, un ritratto che non ci piace affatto. L’avessi fatto per PSP Go, ti avremmo appoggiato, ma in questo caso, no. E voi, che ne pensate?
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