Uno dei giochi da tavola più diffusi al mondo è vietato per la famiglia reale. Prima la Regina Elisabetta e ora Re Carlo III lo avversano con forza.
Le regole della casa reale britannica, si sa, sono molto rigide e ferree. Ma, a volte, ci sono dei divieti che proprio non riusciamo a comprendere. Per esempio, quello che aveva istituito la Regina Elisabetta e che, anche dopo la sua morte, continua a essere in vigore: vietato un iconico gioco da tavola. Ecco i motivi di tanta rigidità.
All’inizio del mese di settembre abbiamo celebrato il primo anno senza la Regina Elisabetta, deceduta l’8 settembre del 2022. Come è noto, è stata regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealth dal 6 febbraio 1952 all’8 settembre 2022. Il regno più lungo della storia britannica. Elisabetta, infatti salì al trono come regina alla morte del padre, il 6 febbraio 1952, quando aveva venticinque anni, venendo poi incoronata il 2 giugno 1953 nell’abbazia di Westminster. Durante il suo regno si sono succeduti ben quindici primi ministri inglesi.
Non si regna così a lungo e così proficuamente, se non si inseriscono delle regole. Alcune, tra quelle della casa reale, però, sono davvero singolari. I membri del casato di Windsor, per esempio, non possono fare foto o rilasciare autografi ai fan. E per le vacanze in famiglia non possono viaggiare insieme. Per le donne, poi, bandite le gonne senza collant. Ma, tra le tante regole bislacche, ve n’è una che vieta di giocare a uno dei più popolari giochi da tavola al mondo. Ecco perché.
Si tratta di un gioco da tavola cui tutti abbiamo giocato almeno una volta nella vita. Ma nell’ottica della Regina Elisabetta poteva creare dissidi, attriti, veri e propri litigi tra i membri della famiglia reale. Per questo, durante il suo lungo regno, la sovrana lo aveva vietato categoricamente.
Parliamo del Monopoli. Ebbene sì, avete capito benissimo. Per l’aplomb, sempre impeccabile, della Regina Elisabetta quel gioco infatti poteva suscitare reazioni violente e aggressive che, ovviamente, non solo per etichetta, andavano evitate e rifuggite. Ma, se vi state chiedendo se, ora che la regina non c’è più, il gioco sia stato sdoganato, la risposta è no.
Forse anche per celebrare la memoria della mamma, Re Carlo III ha deciso di proseguire su questo divieto. Un divieto che, va detto, non è riservato solo ai più piccoli, ma anche agli adulti. Insomma, la casa reale britannica considera diseducativo questo gioco così iconico e popolare. E voi cosa ne pensate?
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