Scoppia un allarme riguardante alcuni videogiochi. Dovrete allontanarvi il prima possibile, con lo Stato pronto a preparare un divieto.
Dietro ai videogiochi che conosciamo tutti noi potrebbe presentarsi una grande insidia, in grado di colpire anche la platea più giovane della popolazione. Allontanarsi il prima possibile è quindi l’imperativo ed ora anche lo Stato potrebbe lanciare un divieto già visto in altri paesi europei.
Dietro i videogiochi con cui tutti ci intratteniamo nel tempo libero potrebbero nascondersi dei meccanismi che potrebbero essere potenzialmente pericolosi per gli utenti. A rivelarlo è il centro contro le dipendenze della Svizzera, che ha concentrato il suo focus sul rapporto che ci sarebbe tra i videogiochi ed il gioco d’azzardo. Il report in questione per la prima volta venne pubblicato nel 2018 e fu stilato da Dipendenze Svizzera e il Groupement Romand d’Etudes des Addictions (GREA).
Ad approfondire il tutto ci ha pensato un secondo studio per lanciare una legge federale sui giochi in denaro e la liberalizzazione dei casinò svizzeri online. Al termine della ricerca si è potuto vedere come un giocatore su dieci ha dichiarato di spendere soldi con gli acquisti integrati all’interno dei videogames almeno una volta a settimana. Inoltre mentre una parte degli esaminati ha parlato di importi modesti, altri hanno sottolineato come si arrivi a spendere fino a 1800 franchi l’anno per le micro transazioni in app. A questo punto il Governo ha deciso di esaminare nel dettaglio la situazione.
Il Governo svizzero ha quindi voluto valutare il problematico utilizzo dei videogiochi proponendo dieci quesiti: alcuni di questi includevano il tentativo di passare meno tempo dinanzi alla console senza riuscirci. Altri invece prevedevano l’utilizzo dei videogiochi per sfuggire a sentimenti negativi o a bugie di amici e famiglia. Poi è stata analizzata la problematica più grande vale a dire quella legata alla loot box. Stiamo parlando di premi virtuali che permettono al videogiocatore di avere dei vantaggi durante il gioco.
Questo meccanismo espone i bambini ad una sorta di gioco d’azzardo, visto che il tutto viene acquistato con del denaro reale. Quindi l’utente arriva a spendere dei soldi reali per acquistare qualcosa di virtuale e potenzialmente vincere un miglioramento. Il meccanismo in questione potrebbe indurre il videogiocatore all’acquisto compulsivo dei prodotti del genere, con la speranza di trovare oggetti di valore. Inoltre tutto ciò influisce sui comportamenti problematici relativi al gioco.
In seguito ai risultati della ricerca sia Dipendenze Svizzera che Grea hanno chiesto una regolamentazione per l’acquisto di questi pacchetti. In passato il Belgio, nel 2018, è diventato il primo paese a considerare le Loot box come gioco d’azzardo. Inoltre il paese ha anche bandito questo meccanismo dai videogiochi. Il rapporto di Dipendenze Svizzere chiede anche alle Confederazioni come intendono lottare contro tale problema.
Acer surclassa la concorrenza nel mondo del gaming con questo prodotto. L'esperienza fornita raggiunge apici…
Grazie allo speedboost, su FC24 avrete modo di segnare sempre e diventare imbattibili. Ecco i…
I videogiochi pubblicati da Nintendo hanno una particolarità riconosciuta da molti: non vanno mai sconto,…
I videogiochi sul calcio riscuotono sempre un notevole successo: ecco una classifica dei migliori di…
Le maschere drammatiche sono un nuovo inquietante oggetto in Lethal Company: ecco tutto ciò che…
In Assassin's Creed Mirage è possibile donare un upgrade all'esperienza: segui questa procedura ed ottieni…